martedì 13 maggio 2008

PANTAREI

L’epilogo di una storia scritta dai colonizzatori che legiferano. La Gori Spa, la società di gestione delle risorse idriche dell’ATO3 (agro-nocerino.sarnese) con un documento a firma del legale Avv. Mario Percuoco, diffida il comune di Castellammare di Stabia. Nel documento si impone agli amministratori della città delle acque, il trasferimento del servizio idrico integrato, così come stabilito nell’ambito di una conferenza di servizi tra il Comune ed Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano. Oggi 13 maggio, mentre scrivo, il personale incaricato della Gorì Spa, si sta recando presso il comune e la direzione dell’ASAM, per la presa in consegna degli impianti attualmente a gestione comunale.

Ma come si è arrivati a questo?

Nel 1994, fu varata dal governo la cosiddetta Legge Galli (L. n° 36 dal 05/01/1994) che tra i principi generali chiarisce che “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.”, e stabilì che per la gestione del servizio idrico, le regioni furono divise in vari enti, gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali). L’ATO 3 raggruppa 76 comuni, che partecipano votano e decidono con i loro rappresentanti nell’assemblea ATO. Nel 2000, l’assemblea ATO3 affidò la gestione del servizio idrico alla GORI Spa a capitale pubblico. La gori era costituita inizialmente dai comuni dell’ATO 3 (70% delle quote) e dalle piccole aziende municipalizzate operanti sul territorio. Premesso che la legge galli non impone la privatizzazione dei gestori idrici, il consiglio di amministrazione dell’ATO nel 2001, con 4 presenti su 5 e senza interpellare l’assemblea ATO (i comuni) decide di dare in affidamento diretto alla cordata di varie società con capofila ACEA Spa.

La cordata, crea una società che acquisisce il 26.91% della Gori, la società è la SARNESE-VESUVIANO srl , che viene scelta dalla GORI come socio privato TECNICO (nel senso che è quella che realizza i lavori e la manutenzione su tutti gli impianti della ATO3, ed oltre alla ACEA (90%) vede come partecipanti anche le seguenti società:

CITIDA srl del gruppo SOECO di Milano;

DIPIUDIAMBIENTE (Roma), che vanta crediti con il comune di Napoli per un importo di €12.591.830,00, relativi alla gestione degli impianti di depurazione ex CASMEZ Napoli Nord negli anni 1993-1995);

SIBA SPA (Milano) società formata dalla EMIT Spa già presente nel territorio campano con la realizzazione degli impianti di trattamento acqua di falda ad Acerra, ed una Multinazionela FRANCESE La Veolia Water Solutions;

IL CONSORZIO FERONIA noto alle cronache per alcuni casi di assunzioni clientelari;

ICARAcquistata dalla compagna dell’ex presidente di CONFINDUSTRIA Antonio Amato (carica dal 2000 al 2004), impresa che satva fallendo e con 57 operai senza stipendio da circa una anno; acquistata nel 2001 tramite finanziarie e società lussemburghesi; con una ricapitalizzazione di 6 miliardi di lire, dava l’opportunità di acquisire una partecipazione alla Società Sarnese Vesuviano ed in base ad un accordo gli vengono affidati dalla ATO3 lavori di ingegneria civile idraulica.

DM Spa costituita il 29/01/1999 quasi contestualmente all’approvazione della Legge Galli.

C.LOTTI&ASSOCIATI Spa (Roma) – Studio di ingegneria

SGI Spa – Studio Galli Ingegneria – Padova Sermeola.

Senza entrare in merito al problema della privatizzazione delle acque, argomento già trattato da mille altri siti, blog, e personaggi pubblici, è giusto considerare come 4 MEMBRI del consiglio di amministrazione dell’ATO3 abbiano aperto le porte a società private del nord, per gestire un bene pubblico.

Ancora una volta, come è già accaduto in 147 anni di governo piemontese, società padane si nascondono dietro le leggi emanate per il loro interesse nell’avanzare legali pretese che rafforzano il senso di colonia che gli amministratori locali devono purtroppo subire.

Ed ancora oggi, gli amministratori sono succubi delle decisioni e della storia propagandistica che da decenni i governi gli propinano, anche se io confido nello spirito duosiciliano che è insito nei loro animi.

Nello Esposito

http/nazionedelleduesicilie.blogspot.com

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