Ricevo e pubblico da Mario Moccia
Ill.mo signor Ministro, Conoscendo il suo percorso di studi, non credo mi necessiti tediarla spiegandole che cos'é la Reggia di Caserta, non solo per noi italiani, ma - come sostiene l'U.N.E.S.C.O., per tutta l'umanità. La presente é solo per renderla edotta di una situazione assurda, quanto disdicevole. Ma più che altro, assurda - quasi kafkiana. Io vivo a Portogruaro/VE, e recentemente sono venuti a farmi visita dei parenti dal Venezuela; e con loro - famiglia ormai allargata - alle nuove generazioni, siamo andati nel nostro Sud, a Benevento, a trovare una nostra parente. Là vicino, c'é Caserta, e uno di questi parenti venezuelani che sosteneva con le nuove generazioni che la nostra reggia era più bella di quella di Versailles; la piccola dissertazione, mi induceva a rompere gli indugi accompagnando tutti loro a visitare la Reggia. Non l'avessi mai fatto, o forse é meglio che io lo abbia fatto. Dacché uno spettacolo a dir poco indecente si presentava ai nostri occhi. Le stradine laterali al grande viale che porta alla Reggia, erano cosparse di immondizia, e le erbacce avevano preso il sopravvento sulle splendide piante, soffocandole. Ma quest'incuria era niente in confronto a quanto avvenuto dopo, quando giunti nei pressi del Palazzo vero e proprio, davanti a questo c'erano una miriade di posteggiatori di varie nazionalità, che vendevano le loro povere merci. Qualcuno più audace, si era portato ad occupare gli spazi più in prossimità dell'ingresso principale, scuscitando a questo punto il mio disappunto di italiano da un lato, ma di duosiciliano più fortemente, dall'altro. Essendo io anche emiplegico a seguito di un ictus, mi rivolgevo ( come giusto), ai guardiani, ai quali con cortese, ma fermo disappunto, facevo notare lo sconcio chiedendo perché non li cacciassero via. E perché la soprintendenza non si occupasse di far curare meglio giardini e pulizia. Questi come se io fossi un marziano, mi rispondevano anche con arroganza e cattiva educazione che non era compito loro pensare ai venditori ambulanti, e che mi rivolgessi ai vigili urnani. Cosa che facevo, tralasciando la visita alla Reggia. Ma qui subentra Kafka. Questi, allargando le braccia, mi rispondevano che non era compito loro, mentre mi sarei dovuto rivolgere ai guardiani che pure erano pagati per questo. Dimenticandosi che loro appartenevano alla stessa municipalità della città che ha l'alto onore di ospitare il gioiello vanvitelliano. Se non fossi sotto controllo farmacologico ( pastiglie per la pressione alta), mi avrebbero causato un altro ictus; E se fossi stato sano come alcuni anni fa, avremmo avuto un sacco di problemi tutti quanti.: "alcuni di loro in ospedale ( sono ancora fortissimo), ed io in galera! Perché neppure Giobbe si sarebbe potuto trattenere con tutta la sua mitica pazienza; e sfido chiunque a non pensare di aver dovuto agire picchiando selvaggiamente quello stuolo di nullafacenti imbecilli, mangiapane a tradimento! Insomma, Egregio signor ministro, ringrazio il mio ictus per come si é conclusa la cosa. E per la mia educazione e cultura che mi ha fatto tenere a freno la lingua. Ricordo solo di aver sussurrato tra i denti a mo' di commiato un "mangiapane a tradimento"! Ma non ho ottenuto nulla. Ora, illustre signor ministro rientrando la Reggia di Caserta nelle sue competenze, potrebbe far valere la sua autorità inviando un'ispezione alla stessa reggia, segnatamente all'effettivo interresse e lavoro svolto dalla soprintendenza rimuovendo quegli altri nullafacenti? E giacché c'é, perché non informa il suo primo ministro per far rimuovere il signor Sindaco che forse non sa neppure chi era il Vanvitelli? Perché secondo me non si può fare sindaco gentaglia che non é affatto vero avere i numeri per fare il "primo cittadino" primo tra chi, tra gli asini? Insomma, Illustre signore che invece ha perfettamente inteso lo spirito di questa mia denuncia, Via la soprintendenza, via il Sindaco e che si faccia vivere la Reggia di Caserta perché l'Umanità ne possa godere nei secoli a venire! Con tutta la stima unitamente ai miei migliori auguri per il Governo di cui fa parte, Contando sul suo autorevole intervento, porgo i miei più distinti saluti.
MarioMoccia di Montemalo
responsabile Comitati Duesicilie Triveneto e Trentino A.A.
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