Qualche tempo fa, degli inquilini abusivi si sono impossessati di uno dei palazzi più belli di Castellammare di Stabia, lo hanno distrutto, abbandonato denudato di tutte le sue bellezze, ed in seguito alla frettolosa partenza degli abusivi, questo palazzo passò, senza nessuna giusta causa, nelle mani dello Stato italiano e successivamente nei beni gestiti dal Palazzo Farnese (sede del municipio stabiese), l’incuria e la mancanza di idee hanno portato alla definitiva rovina del Palazzo Reale di Castellammare di Stabia.
È chiaro che i Savoia, colpevoli di una invasione del Regno delle Due Sicilie senza nessuna dichiarazione di guerra, macchiarono il loro destino del sangue versato dai tanti che difesero il Regno, e divennero occupanti abusivi del Palazzo Reale di Quisisana edificato da Carlo II D’Angiò.
La storia di oggi ci ripropone una ristrutturazione effettuata senza pensare alla destinazione finale del palazzo reale, in fase di conclusione ed in netto ritardo sulla consegna dei lavori, insomma in chiaro stile italiano.
Inizialmente si era pensato di destinare una parte del palazzo a scuola di restauro, ed un'altra a sede del museo archeologico per far ritornare nella propria città i reperti provenienti dagli scavi che Ferdinando IV diede inizio nella località Varano, museo che potrebbe offrire un incremento del turismo archeologico quasi inesistente nonostante l’importanza delle ville romane presenti in zona.
Belle idee, ma i fondi ci sono?
A quanto pare no, infatti il Sindaco di Castellammare, stava “lottando” affinché il palazzo reale venisse acquisito nei beni le cui competenze ricadono sulla Regione, che a sua volta dopo aver speso i soldi per la manutenzione e le spese derivanti dagli oneri di gestione del personale, passa i suoi beni nelle mani della FINTECNA, società amministrata dal ministero del tesoro con sede a Roma.
Era questo il destino che il sindaco voleva per il palazzo reale?
Certo la Fintecna per Stabia non ha mai fatto niente di incisivo, anzi , vista anche la gestione fallimentare del Cantiere Navale FINCANTIERI (controllata al 100% dalla Fintecna), sembra che provveda a distruggere quanto di buono c’era nella cittadina.
Ora in piena campagna elettorale (mi chiedo quando l’italia non è in campagna elettorale!) spuntano nomi che propongono le più svariate destinazioni per quello che è destinato ad essere dimenticato nuovamente da tutti.
Un albergo di lusso a servizio della clientela VIP del nuovo porto turistico, o un Casinò per entrare in un nuovo circuito turistico.
Tralasciando gli inutili commenti alle proposte, nessuno ha pensato di restituire il palazzo ai suoi legittimi proprietari?
La Real Casa dei Borbone, che nel 1861 fu costretta dalla ferocia massonica ad abbandonare le loro amate terre, dovrebbe ancora oggi essere il regolare proprietaria del palazzo.
Loro che sono attivi in campo internazionale con fondazioni e volontariato, avrebbero idee sicuramente meno vuote e propagandistiche dei politi di oggi.
Nello Esposito
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