lunedì 19 aprile 2010

PULCINELLA EMIGRANTE

Il sistema economico-sociale italiano è stato regolato e fondato sulla forza lavoro che le regioni del meridione (rese povere dallo Stato italiano) assicuravano, e continuano ad assicurare alle ricche (sempre per volontà di Stato) regioni del nord.

I continui annunci di “Emergenza Meridionale”, gli eterni finanziamenti per le interminabili infrastrutture da realizzare al sud, la minaccia di un prossimo impoverimento derivante dall’entrata in vigore del Federalismo Fiscale, incrementano il già diffuso e radicato senso di dipendenza del meridione verso i ricchi del nord, in parole povere, la gente crede che senza il nord il Sud morirà.

Ma qual è il prezzo per quei 4 ceci che lo stato ci concede come elemosina?

Dal momento che si procede per gradi legislativi, il primo decreto comporterà il divieto di indossare pantaloni, mentre il secondo, ci posizionerà in più comode (per lo stato) angolazioni!!!

Così come per gradi si procede all’impoverimento del meridione. In che modo?

Dal 1860 in poi, grazie all’impoverimento forzato del meridione ed ad una politica avversa ai contadini meridionali, siamo stati privati della nostra famiglia, divisa, impoverita grazie all’emigrazione.

È pur vero che proprio negli anni successivi al 1860, lo stato italiano ha letteralmente smantellato tutte le industrie presenti nel meridione, un po’ per arricchire le industrie settentrionali di tecnologie all’avanguardia, prerogativa del Regno delle Due Sicilie, un po’ perché, in un successivo confronto, il nord non sarebbe mai stato il più produttivo dell’italia.

Forza lavoro, industrie, supremazia economica, tutto al nord.

Poi si sono accorti che nonostante il continuo impoverimento del meridione, questo continuava a produrre eccellenze, in ogni campo, conosciute in tutto il mondo.

All’ineguagliabile successo che le canzoni napoletane avevano in tutto il mondo, tanto da confondere “o sole mio” con l’inno nazionale italiano, lo stato organizza, sponsorizza e finanzia Il festival di Sanremo, relegando la lingua napoletana, a cafonaggine non degna di tale evento.

Ma come contrastare le eccellenze alimentari del meridione? Detto fatto, si nomina Parma capitale italiana del buongusto, in modo da canalizzare tutti i finanziamenti del settore a quelle aziende che risiedono nella zona, e così che il mondo conosce il prosciutto, il formaggio parmensi.

Ma ancora oggi la cultura e la gastronomia meridionale, sono, senza la necessaria pubblicità, prodotti di cui possiamo andare fieri. Ma fino a quando?

Fino a quando la mozzarella di bufala campana non verrà soppiantata da quella padana, dove (almeno così dicono) gli animali crescono in zone dove non c’è spazzatura, e vengono rispettati tutti i protocolli di produzione?

Fino a quando la piccola economia meridionale resisterà ai continui attacchi dell’oligopolio creato dalla Grande Distribuzione Organizzata?

Per ora dobbiamo ci siamo abbassati i pantaloni, non ci resta che aspettare!

Si stanno fregando di tutto, la mozzarella di bufala, la pizza, la pasta, la canzone, SI SONO FREGATI PURE A PULCINELLA!!!

Fino a qualche tempo fa, anzi è successo una sola volta se non ricordo male nel 2006, la manifestazione “cartoons on the bay” fu fatta a Salerno, e simbolo della manifestazione era il NOSTRO Pulcinella. Ora la Rai ha preso accordi e da quest’anno l’evento si terra a Rapallo.

Quindi se pure Pulcinella è emigrato per trovare lavoro…

Nello Esposito

venerdì 9 aprile 2010

UNA COLONIA NON PUO' AVERE OPPORTUNITA'

Il Sud ha bisogno di ingenti risorse per migliorare la formazione scolastica dei giovani.

Benché la vera falla culturale la si evince nelle dichiarazioni dei nostri attempati politici, intrise di ignoranze e carenze storiche; lo stesso dicasi per la loro preparazione, inesistente, di storia della politica, che dovrebbe dare spunto per le azioni da intraprendere, non per il successo personale, ma per dare onore al mandato affidatogli dal popolo di gestire il bene pubblico e rappresentare lo stesso all’interno delle istituzioni, incarichi per i quali, e questo non dovrebbero dimenticarlo, è il popolo a pagarli.

Gran parte dei politici meridionali, nelle loro dichiarazioni, mostrano tali caratteristiche.

Fino a qualche tempo, quando la Lega Nord vantava qualche consigliere comunale e qualche onorevole, si parlava di Federalismo, qualcuno rideva, qualche altro li ignorava, ma molti si indignavano.

Oggi, l’italia sta vedendo l’ascesa di questo partito politico, secessionista, e come per magia gli stessi politici che si indignavano, reputano il FEDERALISMO come una occasione per il sud per risollevarsi, se affidata ad amministratori capaci!!!

Nulla da eccepire in merito, ma è d’obbligo chiarire alcuni punti:

  1. Dove sono questi politici capaci?
  2. Il sud italia, è per ragioni storiche, e per soprattutto a causa della struttura finanziara-economica, una colonia italiana.
  3. il PIL meridionale, è disastroso;
  4. Grazie alle aziende del settentrione presenti nel meridione con i loro siti produttivi e commerciali, sono le stesse regioni del meridione che contribuiscono fattivamente, a tenere alto il potere economico delle regioni del nord, che (per inciso) SI ARRICCHISCONO GRAZIE AL MERIDIONE ED AI MERIDIONALI.
  5. le aziende dello stato, o che vivono grazie agli aiuti dello stato, sono TUTTE con sede legale al nord, parlo di FINCANTIERI, FINMECCANICA, (e comunque tutto l’universo della FINTECNO, società del Ministero dell’economia), parlo anche di FIAT, che con 4 soldi (pagati dallo stato) comprò l’alfasud ed ancora oggi elemosina (per modo di dire viste le cifre) allo stato gli incentivi per la rottamazione, parlo ancora di ENEL, TERNA, TELECOM ecc. rappresentano quello che è il moderno sistema per travasare i soldi da una parte all’altra della nazione.
  6. oggi la piccola economia commerciale meridionale è destinata all’estinzione, minacciata dalla supremazia e potenza economica della Grande Distribuzione Organizzata, che manco a dirlo ha sempre sede nel Nord Italia, ed i politici nostrani si vestono da complici della GDO dando il colpo di grazia ai piccoli commercianti, approvando la costruzione di grandi supermercati nelle nostre città; piccola nota triste, in un futuro, non troppo lontano, grazie alla direttiva Bolkestein, anche il commercio ambulante sara minacciato dalle grandi società del nord.
  7. Per la ripresa economica, e per scongiurare un allarme sociale, saranno a breve dispensati, elargiti, regalati dal governo italiano, FORTI incentivi a chi investirà nel meridione. Naturalmente tali incentivi saranno destinati a chi può, grazie a garanzie economiche e produttive, garantire la realizzazione di grandi siti produttivi nel meridione, ma ad oggi la maggior parte del potere economico e politico, è diviso nelle sole regioni del nord.
  8. Oggi, il pensiero della supremazia settentrionale, è quello maggiormente propagandato, questo grazie anche alle nomine che i politi IMPORTANTI distribuiscono all’interno delle società (citate nel punto 5) e nelle società di comunicazione. Vedi esempio del programma in onda su RAI DUE affidato all’ex vicedirettore del giornale Leghista LA PADANIA, che non aspettava altra occasione per SPUTARE su tutto il meridione d’italia.

Alla luce dell’attuale situazione, dettagliata nei precedenti e non esaustivi punti, come un politico del meridione può affermare che il federalismo fiscale, sarà una occasione di crescita per il meridione, quando la maggior parte dei flussi di denaro non contribuiranno al mantenimento delle finanze pubbliche delle regioni del meridione?

Forse sarà ignoranza degli stessi in materia fiscale e federale, o forse l’ignoranza della storia economica del meridione, fatta di continue emergenze create per sostenere il continuo arricchimento del potere economico del settentrione, o forse perchè la loro bocca è strumento di propaganda a soldo di un potere succube della lega; qualunque sia la loro carenza, certamente è sintomo di inettitudine a governare.

Un ultima nota, degna di essere menzionata, è quello che dovrebbe essere il simbolo dell’ignoranza storica del meridione, l’On. Alessandra Mussolini.

L’indomani della proposta (provocazione?) da parte della Lega di concorrere, con un suo candidato, alla carica di Sindaco della città di Napoli, ha dichiarato: “Poveri Napoletani che dopo i Borbone dovrebbero sopportare anche i leghisti!”

La storia, quella vera, dovrebbe far capire che il verbo “sopportare”, mal si concilia con la grandiosità e la ricchezza che i Borbone hanno donato a Napoli. Anzi per dare onore alla storia, la frase da associare alla proposta della lega doveva essere “Poveri Napoletani, dopo i Savoia ora devono SUBIRE pure la Lega!”.

Oppure, visto che dopo il suo annuncio, la Mussolini si è subito proposta come candidata della Lega per la carica di sindaco di Napoli, sarebbe stata anche più bella “Povero Napoletani dopo Liborio Romano, devono essere traditi anche dalla Mussolini!”

Nello Esposito