venerdì 28 gennaio 2011

il tricolore è la mia vita

C'è un popolo che si è sempre comportato da vittima, rievocando olocausti e deportazioni di massa subite da dittatori in preda a crisi di potere e prede di decisioni massoniche.

Sembra che stia parlando degli eventi caratterizzanti della seconda guerra mondiale, invece bisogna andare di circa 100 anni indietro rispetto questo periodo.

Nel 1860, migliaia di meridionali sono stati deportati, mentre i superstiti sono emigrati, famiglie che ancora oggi si dividono, figli che possono godere dell'affetto dei loro papà solo nei fine settimana, altri che non li rivedranno più perchè sono morti sul lavoro in un paese lontano.

Industrie che cavalcando la farsa della questione meridionale, hanno goduto di incentivi per aprire industrie nel sud italia, per poi richiuderle lasciando città intere sull'orlo di una crisi sociale.

Cassa del mezzogiorno, piano per il sud, aree sottosviluppate, FAS, ecc. sono sempre stati il bancomat delle imprese del nord.

Leggi che garantiscono continui incentivi alle capitali della gastronomia, manco a dirlo tutte al nord.

Una incessante campagna denigratoria di tutto il meridione, dove ogni pelo diventa trave.

Cade una frana al sud, colpa dell'abusivismo.

Esonda un fiume nel mezzo della pianura padana, causando milioni di euro di danni alle case costruite a ridosso degli alvei o in una vallata, colpa del clima impazzito.

La mozzarella di bufala è fatta con latte di vaccino, TRAGEDIA!!!

ci sono i topi nel parmigiano reggiano, è un caso isolato di uno dei cooperanti.

Il silenzio al sud, è sinonimo di omertà

il silenzio del nord è riservatezza.

Se la gente sciopera al sud per i propri diritti, c'è la camorra infiltrata.

Se i ragazzi a milano assaltano una volante dei vigili urbani, è un disagio che va combattuto con investimenti.

Oggi sei io parlo male degli ebrei, (non lo farò ne oggi ne mai ne per gli ebrei ne nei confronti di nessun altro popolo) vengo assalito, tirano fuori la seconda guerra mondiale, e mi chiamano palestinese.

Oggi se parlo male del meridione, faccio un libro divento ricco e sono invitato alle trasmissioni.

Quanti problemi abbiamo noi meridionali, ma sono niente rispetto agli scandali di ruberie, tangenti e puttanieri vari che sono il simbolo del 150° anno dell'unità d'italia.

Anzi, sono il riassunto di 150 anni di unita d'italia.

IL TRICOLORE E' LA MIA VITA:

VERDE di rabbia è il colore della mia faccia;

BIANCO anemico è il mio volto sfruttato dai colonizzatori padani;

ROSSO è il colore del mio conto corrente prosciugato da un ladro con 150 anni di esperienza.

E' il momento di azzerare cariche istituzionali, costituzione, politici e nazione, ed iniziare nuovamente da dove è stato commesso l'errore, 150 anni fa.

Nello Esposito