martedì 15 novembre 2011

TITOLI

Meglio essere il comandante supremo di un MONOLOCALE che il n° 2 di un condominio!


mercoledì 25 maggio 2011

FINCANTIERI Castellammare di Stabia - allarme sociale






Tutti i nodi vengono al pettine.




Ormai a Castellammare di Stabia è allarme sociale, operai con le lacrime agli occhi, che grazie a decisioni prese da un consiglio di amministrazione di una società a controllo statale, la Fincantieri, si sono visti crollare il mondo addosso, capiscono che non possono garantire un futuro dignitoso alle proprie famiglie.




Più volte ho scritto il concetto di sud colonizzato da società che non comprendono il territorio, essendo per legge e composizione societaria lontano da esso.




La fincantieri è semplicemente una società del nord, amministrata da persone del nord che vanta nel consiglio di amministrazione diversi Legaioli, e considerano quello di Castellammare di Stabia un semplice sito “produttivo” che la logica economica del sopravvivere in tempo di crisi lo ha individuato come primo ramo secco da tagliare.




Certo che l'amministrazione locale ha subito appoggiato e solidarizzato con la difficile situazione degli operai, chiedendo al ministro degli interni, anch'esso legaiolo, l'invio dell'esercito per contrastare e placare l'allarme sociale creato dai suoi degni compari di partito.




Non è dato sapersi, chi e perchè se la sia presa con quel povero busto marmoreo presente nella casa comunale, e che era il vanto dell'amministrazione stessa, come se quell'uomo barbuto fosse la causa del loro malessere, come se quell'uomo sia la causa dell'aver trasformato un vanto della marineria europea in un sito scarsamente produttivo in un area disagiata di una nazione, come se l'operato di quell'uomo abbia a che fare con la chiusura della fincantieri di Castellammare di Stabia.




Mi viene in mente quando chiesi alla Fincantieri, di poter apporre una targa che ricordasse che quel cantiere è stato costruito nel 1793 dai Borbone, e la società ebbe anche l'innocenza (sic!) di rispondermi che l'UNICO nome da portare avanti era FINCANTIERI. Infatti!!!. All'epoca ci fu anche qualche mio concittadino che mi accuso di richiesta anacronistica. Possibile che ci sia gente tanto ottusa da non riuscire a vedere oltre la giornata. Individuare le cause di un problema è il primo passo per l'analisi e la soluzione.




Attualmente gli operai Fincantieri stabiesi, per la società sono solo un numero, quelli dell'indotto neanche quello, la causa, contestualizzandolo all'attualità, è proprio il barbuto con la testa nel cesso, che ha regalato un futuro di merda ai maestri d'ascia stabiesi.




Molteplici possono essere le soluzioni, ma tutte devono passare per una INDIPENDENZA del cantiere navale stabiese da una società non territoriale, gli operai devono RIAPPROPRIARSI DEL LORO CANTIERE E DEL LORO FUTURO, cambiando atteggiamento e passando dall'assistenzialismo preteso alla valorizzazione delle proprie qualifiche.


Chissà se vedere quella capa di merda barbuta, e la coincidenza della visita a Scafati del discendente del fondatore dei Cantieri Navali di Castellammare di Stabia, prevista per il giorno 31 maggio, possa essere una strana coincidenza del destino!




Nello Esposito




CDS Castellammare di Stabia

venerdì 28 gennaio 2011

il tricolore è la mia vita

C'è un popolo che si è sempre comportato da vittima, rievocando olocausti e deportazioni di massa subite da dittatori in preda a crisi di potere e prede di decisioni massoniche.

Sembra che stia parlando degli eventi caratterizzanti della seconda guerra mondiale, invece bisogna andare di circa 100 anni indietro rispetto questo periodo.

Nel 1860, migliaia di meridionali sono stati deportati, mentre i superstiti sono emigrati, famiglie che ancora oggi si dividono, figli che possono godere dell'affetto dei loro papà solo nei fine settimana, altri che non li rivedranno più perchè sono morti sul lavoro in un paese lontano.

Industrie che cavalcando la farsa della questione meridionale, hanno goduto di incentivi per aprire industrie nel sud italia, per poi richiuderle lasciando città intere sull'orlo di una crisi sociale.

Cassa del mezzogiorno, piano per il sud, aree sottosviluppate, FAS, ecc. sono sempre stati il bancomat delle imprese del nord.

Leggi che garantiscono continui incentivi alle capitali della gastronomia, manco a dirlo tutte al nord.

Una incessante campagna denigratoria di tutto il meridione, dove ogni pelo diventa trave.

Cade una frana al sud, colpa dell'abusivismo.

Esonda un fiume nel mezzo della pianura padana, causando milioni di euro di danni alle case costruite a ridosso degli alvei o in una vallata, colpa del clima impazzito.

La mozzarella di bufala è fatta con latte di vaccino, TRAGEDIA!!!

ci sono i topi nel parmigiano reggiano, è un caso isolato di uno dei cooperanti.

Il silenzio al sud, è sinonimo di omertà

il silenzio del nord è riservatezza.

Se la gente sciopera al sud per i propri diritti, c'è la camorra infiltrata.

Se i ragazzi a milano assaltano una volante dei vigili urbani, è un disagio che va combattuto con investimenti.

Oggi sei io parlo male degli ebrei, (non lo farò ne oggi ne mai ne per gli ebrei ne nei confronti di nessun altro popolo) vengo assalito, tirano fuori la seconda guerra mondiale, e mi chiamano palestinese.

Oggi se parlo male del meridione, faccio un libro divento ricco e sono invitato alle trasmissioni.

Quanti problemi abbiamo noi meridionali, ma sono niente rispetto agli scandali di ruberie, tangenti e puttanieri vari che sono il simbolo del 150° anno dell'unità d'italia.

Anzi, sono il riassunto di 150 anni di unita d'italia.

IL TRICOLORE E' LA MIA VITA:

VERDE di rabbia è il colore della mia faccia;

BIANCO anemico è il mio volto sfruttato dai colonizzatori padani;

ROSSO è il colore del mio conto corrente prosciugato da un ladro con 150 anni di esperienza.

E' il momento di azzerare cariche istituzionali, costituzione, politici e nazione, ed iniziare nuovamente da dove è stato commesso l'errore, 150 anni fa.

Nello Esposito