sabato 29 marzo 2008

BLA...BLA...BLA...


Ieri sono stato fra i circa 500 uditori comizio elettorale che l'On. Massimo D'Alema ha tenuto nella mia città Castellammare di Stabia.

Ad onor del vero, L'onorevole D'alema, è fra i politici che ho sempre stimato per compostezza, educazione e praticità, ma ieri, mi è crollato un mito.

Nel suo discorso durato circa un ora, ha strappato, con frasi ad effetto, varie volte, 499 applausi.

Il discorso inizia (e finirà) con frasi di circostanza, del tipo ...Castellammare è la pietra miliare dell'industria del Sud Italia... oppure ...il nord è stato costruito con il sudore della gente del Sud... e tante altre citazioni prese dal Bignami del politichese.

Siamo un popolo, anzi ieri mi sentivo l'unico, che si aspetta risposte pratiche sul da farsi per riconquistare l'orgoglio di gridare al mondo sono di Napoli!!!, invece l'Onorevole ha sparlato di Berlusconi, ha elencato cosa ha fatto il governo, e cosa aveva intenzione di fare se non fosse malamente caduto.

Il discorso è andato avanti su questa linea, attirando le attenzione di quei tanti vecchietti che erano contenti di vedere il pezzo importante nel loro paese, e che se ne fregavano di quella ragazza che esponeva il cartello con sopra scritto no all'inceneritore.

Certo non potevo pretendere che in un ora, e dopo una lunga giornata di comizi, l'On. D'Alema mi spiegasse dettagliatamente il programma politico del PD, infatti l'ho sentito farneticare frasi sulla riduzione dell'ICI per la prima casa (già sentita) oppure sulla detassazione degli stipendi (anche questa già sentita) ma tutto il resto e stato un susseguirsi di elogi alla popolazione di Napoli e provincia e critica alla PdL di Berlusconi, il tutto intervallato da 499 persone che applaudivano.

Ora però vorrei chiedere all'Onorevole Massimo D'Alema dei chiarimenti su alcune frasi che lui ha pronunciato, ma che a quanto pare nessun giornalista ha recepito.

  1. Lei ha dichiarato che siamo la pietra miliare dell'industria del Sud, ma ha mai sentito parlare della cartiera di Pompei, chiusa perché i proprietari del Nord hanno prima venduto i macchinari e poi hanno candidamente dichiarato che la fabbrica era improduttiva, nonostante avesse preso accordi con i sindacati e con il governo per un incremento della forza lavoro? Visto che purtroppo non è l'unico esempio che le posso citare, non pensa che per incentivare chiunque ad investire al Sud bisognerebbe prima abbassare l'IRAP in Campania dal momento che è fra i più alti dell'Italia?

  2. Il Governo Prodi ha in ultima seduta approvato il decreto sulla sicurezza, da Lei pubblicizzato ieri. Nella speranza che gli introiti derivanti dalle sanzioni alle imprese, vengano utilizzati dal prossimo Governo per l'incremento degli organi di controllo, Le faccio notare che recentemente le imprese dell'indotto della Fincantieri di Castellammare, denunciavano la nuova politica dei vertici dirigenziali di Monfalcone, che per essere sullo stesso piano dei concorrenti Europei, hanno deciso di abbassare i costi relativi alle voci delle forniture e servizi prestati dalle imprese esterne, nella realizzazione delle loro navi. Premesso che come Lei ha giustamente ricordato che le imprese che investono in sicurezza vengono premiate dal Governo, ma l'investimento in sicurezza non è una tantum, si tratta di un continuo investimento causato per esempio dal deterioramento dei DPI piuttosto che dalle nuove tecnologie produttive immesse sul mercato, ed un continuo investimento non può certamente convivere con i tagli di queste grandi industrie. Non pensa che prima di intervenire con sanzioni a queste piccole imprese, bisognerebbe creare i presupposti economici affinché esse siano messe nelle condizioni di poter investire in termini di sicurezza? O pensa che il datore di lavoro in virtù della base d'asta dovrà decidere se comprare l'elmetto di sicurezza o pagare l'operaio?

  3. Ad un certo punto del discorso, Lei ha detto ... L'Italia meridionale è fatta da gente intelligente e forte, quella gente che ha reso grandi le imprese del nord, ora bisogna far incontrare l'Italia dei Lavoratori con l'Italia delle imprese... Lei intendeva dire che vuole incrementare quel fenomeno di emigrazione di massa che i precedenti governi da 147 anni ad oggi ha provocato con le loro politiche nordiste? Oppure, come spero, che il vostro prossimo governo vuole far nascere la cultura di impresa nella gente delle Due Sicilie?

  4. Un'altra sua frase che ha fatto breccia nei miei pensieri, è stata ...solo un paese colonizzato è governato da politici che non lo rappresentano... Lei naturalmente si riferiva al PdL che fa squadra con la Lega del Nord, (ha giustamente evitato di dire che al sud si presenta con il MPA, del siciliano Raffaele Lombardo) ma io ho fatto mia questa frase e glieLa rigiro chiedendole, dal momento che è originario di Gallipoli, non pensa che i nostri popoli non si sono mai sentiti italiani? Si è mai chiesto, in 147 anni, i governi che l'hanno preceduta cosa hanno realmente fatto per i popoli del Sud?

Ho sempre votato con il lato sinistro del mio cuore, ma questa volta ho preso coscienza di essere, per parafrasarla, un colonizzato.

Con stima

Nello Esposito

http://nazionedelleduesicilie.blogspot.com


venerdì 28 marzo 2008

ATTACCO ALL'OROBIANCO


Negare l’esistenza del problema diossina nelle mozzarelle di bufala sarebbe un ipocrisia da parte mia, ma prima di scrivere questo post, mi sono voluto documentare da varie fonti sulla reale situazione, ed da questo mio leggere ho potuto trarre le seguenti conclusioni:

  1. La mozzarella di Bufala Campana, è tutelata dal Consorzio per la Tutela della Mozzarella di Bufala Campana, che è l’unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione del formaggio Mozzarella di Bufala Campana, Con regolamento CE n. 1107 del 1996 è stata registrata a livello europeo la Denominazione di Origine Protetta (DOP) Mozzarella di Bufala Campana, che segue a tre anni di distanza quello della D.O.C. (D.P.C.M. del 10/05/1993), inoltre con regolamento (CE) n° 510/2006, vengono fissate tutte le norme che vanno dall’alimentazione delle Bufale (…L'allevamento bufalino viene effettuato con il sistema brado e semibrado e nelle aziende d'avanguardia prevale la stabulazione semilibera. Le bufale sono alimentate con foraggi che vengono prodotti in un territorio il cui suolo è di natura alluvionale ed è frammisto a detriti vulcanici…) alla pezzatura delle mozzarelle;
  2. Sul mercato NON ESISTE NESSUN PRODOTTO E’ TOTALMENTE PRIVO DI DIOSSINA;
  3. Per accusare problemi provenienti dall’ingestione di una dose eccessiva di diossina, il Ministero della Salute ha specificato che si dovrebbe mangiare per un mese ed ogni giorno, 1,5 Kg di mozzarella proveniente dai produttori risultati positivi ai limiti consentiti per la presenza di diossina nel latte.
  4. Il Consorzio non esporta mozzarelle in Corea (terra ricca di Imitazioni)
  5. Nessun produttore facente parte del consorzio, ha il latte che supera i livelli massimi di diossina consentiti per legge; bensì il loro prodotto è stato sequestrato preventivamente per ulteriori controlli (dovuti e richiesti dall’Unione Europea, alla luce delle recenti analisi con esito positivo sul latte proveniente da altri produttori extra consorzio), e comunque non immesso sul mercato;
  6. Il prodotto Mozzarella di Bufala Campana del Consorzio, è sicuro e garantito;

Pertanto l’attacco dei media, nazionali ed esteri, ad un altro prodotto del SUD, è ingiustificato, ma soprattutto mirato a distruggere una realtà produttiva che proviene dai territori delle Due Sicilie.

Infatti, premesso che come ho già precisato sono cosciente dell’esistenza del problema in Campania, mi chiedo come mai non è stato dato risalto all’esclusione di 5 produttori di latte dal consorzio Centrale del Latte di Brescia (notizia apparsa sul quotidiano ondine ILBRESCIA), per il superamento dei limiti massimi di diossina presenti nel loro prodotto?

Precisiamo che la diossina, è un composto prodotto quando un materiale organico è bruciato in presenza di cloro, sia esso cloruro inorganico, come il comune sale da cucina, sia presente in composti organici clorurati (ad esempio, il PVC).

Per quanto riguarda i processi di combustione, possiamo ritrovarle in: industrie chimiche, siderurgiche, metallurgiche, industrie del vetro e della ceramica, nelle combustioni di legno e carbone, nella combustione di rifiuti solidi urbani avviati in discarica o domestici, nella combustione di rifiuti speciali obbligatoriamente inceneribili in ambienti inadatti, nei fiumi delle cremazioni, dalle centrali termoelettriche e dagli inceneritori.

Alla luce di quanto sopra, come è possibile che in un territorio povero di industrie, dove la sola colpa della popolazione è quella di sottomettersi alla volontà della camorra che vuole bruciare la munnezza per creare l’emergenza, ci sia una maggiore presenza di prodotti alla diossina rispetto a quelli provenienti dalle terre toscopadane ricche di industrie ed inceneritori.

Soprattutto, le domande nascono spontanee:

siamo sicuri che tutti i prodotti che i supermercati toscopadani commercializzano nelle Due Sicilie e che provengono delle aree industrializzate del Nord (frutta, verdura, latte, carne) sono sicuri?

Di chi è la colpa di questo procurato allarme?

Chi dovrà risarcire i produttori per questa flessione delle vendite del loro prodotto?

Comunque, non facciamoci influenzare dai media nazionali a matrice toscopadana, CONTINUIAMO A COMPRARE SEMPRE E SOLO I PRODOTTI DEL SUD.

Nello ESPOSITO

Nazione delle Due Sicilie

INPS - Istituto Noncurante delle Persone del SUD

Orazio Vasta

Catania(...)

e-mail oraziovasta@libero.it

Egr.Signor Procuratore della Repubblica

di Catania

e p.c INPS sede di Catania

-Redazione "Mi manda raitre"

- Organi di stampa

- Blogs

Da oltre un decennio lavoro,nel periodo primaverile-estivo,alla reception del Lido dei Ciclopi (Gli Ulivi srl) di Acitrezza,rapporto di lavoro che s'interrompe il 31 ottobre per "fine stagione banleare". Da due anni ho raggiunto i requisiti per avere DIRITTO alla DISOCCUPAZIONE ORDINARIA,che,con la nuova normativa vigente,viene ritribuita dall'INPS mensilmente per almeno sei mesi dopo il licenziamento. Ebbene,al 27 marzo 2008, la sede INPS di Catania ha così pagato,attraverso bonifico postale, la mia INDENNITA DI DISOCCUPAZIONE:

*€ 287,67..."13 giorni.Periodo dal 18/11/2007 al 30/11/2007"

*€ 757,22..."30 giorni.Periodo dal 1/12/2007 al 31/12/2007"

*€ 371,19..."17 giorni.Periodo dal 1/01/2008 al 17/01/2008".

Intanto,non si capisce con quale criterio viene deciso il numero dei giorni da indennizzare: a novembre 13 giorni,ma io sono stato licenziato il 31 ottobre;a gennaio 17 giorni,ma gennaio conta 31 giorni;e oggi è il 27 marzo,e del bonifico dell'INPS nessuna notizia!Converrà con me,Dottore,che questa è una modalità, a dir poco, assai strana d'intendere e di pagare una "indennità di disoccupazione"!

Ma,la cosa che è ancora più sorprendente,è che il mio non è un caso limite. E' così che vengono trattati dalle nostre parti i cittadini che hanno DIRITTO ALL'INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE ORDINARIA! Dalle nostre parti,perchè,da Roma in su,il mio sarebbe un caso limite,considerando,dalle informazioni da me acquisite,che,puntualmente, ogni giorno 20 del mese, i benificiari del trattamento previsto dalla legge,ricevono il bonifico dell'INPS territoriale.

Qui,no,Egregio Signor Procuratore della Repubblica,qui no!

Qui,oltre al danno del lavoro precario- come è nel mio caso-subiamo questa comprovata ILLEGALITA' da parte dell'INPS. E come definire chi non applica le norme previste dalla legge? ILLEGALITA'.

E' LEGALE il conteggio "allegro" fatto dei giorni da indennizzare?

E' LEGALE la non puntualità di tale indennizzo?

E' LEGALE che non ci sia un ufficio URP all'INPS,e che bisogna fare file,file e sempre e solo file interminabili,interminabili e mortificanti file bulgare, per poi sentirsi dire,con tanta aria di sufficienza,dall'impiegato/a di turno, che il "fatto" non è di sua competenza, oppure essere liquidati con l'ermetica e altrettanto indisponente"la pratica è in lavorazione"?

Dottore,mi rendo conto del gran lavoro che svolge Lei e il suo Ufficio,in questa Terra dove alligna ancora la malapianta della mafia. Mi rendo conto del gran lavoro che viene svolto dagli organi giudiziari e di polizia. Ma,Santo Dio,la LEGALITA' deve essere applicata,rispettata e tutelata ovunque,lo dice la stessa Costituzione democratica. E,allora perchè l'INPS si può permettere di fare tutto quello che vuole nei confronti degli aventi DIRITTO all'indennità di disoccupazione?

Attenzione,parlo di DIRITTO e non di favore.

Io ho DIRITTO all'indennità di disoccupazione mensile,e gennaio è di 31 giorni anche a Catania! E il mese di marzo fa parte del calendario anche in Sicilia! E sono disoccupato dal 1 novembre,ma non per l'INPS, che è in ritardo di 17 giorni!

Egregio Signor Procuratore della Repubblica di Catania,credo fermamente nel PRINCIPIO DEMOCRATICO DEL DIRITTO e mi rivolgo a Lei perchè tale DIRITTO mi venga RICONOSCIUTO e TUTELATO,anche nei confronti dell'INPS.

In attesa di un Suo riscontro,un cordiale saluto.

Orazio Vasta

Catania,27 marzo 2008

mercoledì 26 marzo 2008

Corsi e Ricorsi Storici

Oggi c’è chi parla di rinascita, c’è chi incita l’italia a rialzarsi, c’è chi lotta per l’autonomia… lo slogan dovrebbe essere uno solo per tutti i candidati, “sim sala bim! Da qui a qua basta che me vai a votà!!!” come si può credere a tutte le fantasie dei politicanti che cambiano ideologie e bandiere come niente.

In Campania 1 alla camera il MPA si pregia di candidare ai primi posti, dopo Raffaele Lombardo, l’On. MILO Antonio che come curriculum ha dei mirabolanti salti dalla CDL all’Italia di Mezzo di Follini, oppure IERVOLINO Antonio proveniente dalla CCD-CDU; mentre al senato al primo posto l’On. SCOTTI Vincenzo vecchio DC.

Penso che le liste dell’MPA in tutte le regioni siano state fatte sulla stesa falsariga della Campania, e la cosa mi fa tanto pensare che tutti i politicanti italiani seguono la stessa ideologia “la poltrona è mia e non la lascio” .

Tutte queste onorevoli persone, non hanno mai fatto niente per le loro terre, se non qualche acquedotto o strada comunale, insomma tutto quello che poteva far arricchire le imprese de nord con i fondi destinati alle regioni del sud, addirittura c’è chi prega all’IMPREGILO, che certamente non è una dittarella delle Due Sicilie, di realizzare il ponte sullo stretto.

La storia si ripete.

147 anni fa, il Regno delle Due Sicilie è stato frantumato da persone che per la voglia di potere vendettero la loro patria al regno di Sardegna, i Piemontesi vendettero pezzi del loro regno ai francesi (Nizza e la Savoia), la stampa, in possesso del governo piemontese, diffondeva al nord come al sud false notizie in merito alla povertà ed alla dittatura presente nel Regno delle Due Sicilie.

Oggi, l’economia ed il futuro delle Due Sicilie sono frantumate da politicanti venduti ed affezionati alla poltrona romana, il governo si vende un pezzo di italia ai francesi (l’Alitalia all’arifrance), la stampa, in possesso del Cavaliere, esalta il momento di difficoltà che il sud sta attraversando (mozzarella alla diossina, immondizia ecc.)

Quando il popolo delle Due Sicilie si sveglierà da questa apatia che sta vivendo da 147 anni?

Il governo che ci è stato imposto nel 1861 sta rovinando le nostre terre, aiutato con i piccoli premi di consolazione che distribuisce ai politicucci del sud.

MPA di RAFFAELE LOMBARDO

ricevo dal sempre attento Orazio Vasta "a rarika" questa sua aperta considerazione:

LETTERA APERTA AL MIO AMICO MARIO DI MAURO DI "TERRA E LIBERAZIONE"...

Dal sito web dell'associazione "TerraeLiberAzione",riprendiamo -e ne pubblichiamo ampia sintesi-l'intervento a firma di Mario Di Mauro,presidente di "TeL",a sostegno della candidatura dell'On.Raffaele Lombardo,candidato alla presidenza della Regione siciliana...
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FORZA RAFFAELE!
Perchè votiamo Raffaele Lombardo. Senza se e senza ma.
Per la prima volta, in sessantanni di "Autonomia Costituzionale", scritta col sangue degli Indipendentisti, i Siciliani potranno votare un candidato autonomista alla Presidenza della Regione Autonoma del Popolo Siciliano. Questa sola considerazione dovrebbe far riflettere sul ritardo storico del Sistema Sicilia...sulla sua stessa Realtà Giuridica.
Non cerchiamo scusanti: per quanto lo Spettacolo neocoloniale, una vera e propria Dittatura, abbia devastato l’Identità Siciliana, ciò è stato
possibile grazie all’intermediazione di una massomafia sicilianissima che ha tradito il Popolo Siciliano. E continuerà a tradirlo. Salvo saltare sul carro del prossimo "vincitore".
Noi non ci facciamo illusioni. Sappiamo solo che continueremo a combattere per la liberazione della Sicilia e dei Siciliani. Perchè c’è ancora Sicilia e ci semu ancora Siciliani.
Il Popolo Siciliano non ha scuole, massmedia, sindacati e quant'altro che ne "cantino la verità". Dunque è difficile comunicare questa Verità Siciliana. Facciamo alcuni esempi, ma sarebbero migliaia. Alcuni esempi "in negativo", di "Spettacolo neocoloniale".
Nella commedia romana, per un anno intero, il "miliardo siciliano" necessario a rattoppare le nostre strade, quel miliardo frutto delle tasse, dei bolli, delle accise e delle multe che paghiamo, è apparso e scomparso, con premeditato cinismo. Si dia merito a Raffaele Lombardo per essere riuscito ad accendere i riflettori sull’ordinaria rapina coloniale che si consuma di solito al buio e in silenzio...
(...) In breve, occorrono poche e chiare misure fondamentali, di Giustizia autentica, necessarie a costruire una vera Economia Siciliana: Competitiva e Solidale.
Un Popolo senza una Economia competitiva e solidale non sarà mai padrone del proprio destino, ma resterà prigioniero del "circolo vizioso della miseria", del quale il "pizzo" è solo un epifenomeno e, per quanto odioso, neanche il più grave, mentre il clientelismo diventa l’unico canale fisiologico di mobilità sociale.
In verità, la miseria che ci impongono -addolcita da misurate dosi di assistenzialismo ai peggiori e di graduale "peggioramento genetico" come se non bastasse già l’emigrazione dei migliori- ha un solo e unico obiettivo: scafazzarci.
E’ la logica dello Spettacolo neocoloniale, e ormai "cu nasci sbirru mori mafiusu, e cu nasci mafiusu mori sbirru". E chi non ci sta o si chiude nelle sue cose o se ne va.
Tutto il Teatro della Realtà siciliana si consuma nella scissione tra norma e consuetudine determinata da sessantanni di mancata e coerente applicazione della Costituzione Siciliana, cioè di uno Statuto di Autonomia scritto col sangue degli Indipendentisti siciliani.
Il paradosso giuridico è clamoroso: ci sono voluti sessantanni per avere un candidato autonomista, cioè legale, alla presidenza della Regione Autonoma del Popolo Siciliano.
Noi voteremo Raffaele Lombardo perchè si è impegnato a restaurare l’unica Legalità Costituzionale che, ora e qui, può generare Giustizia: quella dell’Autonomia.
Saremo vigili, ma anche fedeli. Forza Raffaele!
Il Lavoro da fare resta lungo, ma l'avere un "governo amico" non è indifferente.
@Marzo 2008. Mario Di Mauro - www.terraeliberazione.org
">>.
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Caro Mario,
la scelta di "TeL" è leggittima, come è leggittima la scelta di tutti coloro che, nell'area del sicilianismo e del meridionalismo,non sostengono-senza se e senza ma-la candidatura dell'on.Lombardo e dei candidati del Mpa... Personalmente,non comprendo,però,l'entusiasmo che nutri per "Raffaele",disegnato da te come una sorta di Messia dell'Autonomia,il Messia che la Sicilia aspettava da 60 anni.
L'on.Raffaele Lombardo,per te è "il primo candidato autonomista,cioè legale,alla presidenza della Regione Autonoma del Popolo Siciliano"...
L'on.Lombardo è diventato il Messia dell'Autonomia,senza un solo passaggio di AUTOCRITICA!
Ha trachetto se stesso e tutto il suo hinterlad politico dall'Udc nel Mpa senza alcuna AUTOCRITICA!
Ha emmeppiazzato postforzisti, postfscisti, postcomunisti, postsocialisti, postdemocristiani,postrepubblicani,postautonomisti...e nessuno di questi "post" ha sentito il bisogno di fare AUTOCRITICA!
Ma,com'è, caro Mario,questa storia?
L'on.Lombardo e tutto quello che gira attorno a lui,in questi 60 anni di AUTONOMIA TRADITA,dove è stato?
Forse,sono stati ESULI POLITICI e,ora, grazie all'aiuto del cavaliere Silvio Berlusconi-che,come si sa,è il difensore massimo delle libertà-sono ritornati in Patria per ristabilire la legalità,alias l'attuazione dello Statuto dell'Autonomia speciale della Sicilia?
L'altra sera,l'on.Lombardo,alla "7",durante lo scontro con Michele Placido,ha affermato che "in questi 60 anni gli uomini politici del Sud non hanno governato, perchè sono stati burattini di Roma".
Mario,ma l'on.Lombardo e tutto l'hinterland e post mpassociati in questi 60 anni, 6 volte 10 anni,hanno governato?
Non hanno governato?
Sono stati burattini?
Sono stati...che cosa?
La verità oggettiva dice che l'on.Lombardo,hinterland e post mpassociati sono stati sempre al POTERE,hanno rivestito incarichi istituzionali o,in ogni caso,rivestito ruoli politicamente garantiti e ben visibili:assessori regionali,deputati regionali,deputati nazionali,senatori della Repubblica,presidenti della Provincia,deputati europei,sindaci,vicesindaci,consiglieri comunali,consiglieri provinciali,consiglieri nelle municipalità,dirigenti sindacali...
Ma,nessuno ha fatto AUTOCRITICA!
Una bella mattina si son svegliati,e miracolosamente,si sono intestati la battaglia per la legalità in Sicilia,alias per l'Autonomia.
60 anni di A S K A R I S M O è stato cancellato,altro che l'indulto di Prodi!
Caro Mario,
non so se risponderai a queste mie considerazioni ad alta voce,in ogni caso,mi piacerebbe sapere dove l'on. Raffaele Lombardo,l'hinterland e il post degli mpassociati sono stati in questi ultimi 6 volte 10 anni? E,come e quando, "Raffaele",hinterland e post emmeppiazzati hanno smesso di essere al servizio dell'ANTISICILIA per diventarne i SALVATORI? E,spiegami,se vuoi,come puoi definire il tuo "Raffaele" il presidente dell'Autonomia ritrovata quando lui stesso è alleato con Berlusconi,Fini,Bossi,Cuffaro e la signora vicesindaco di Lampedusa, che chiede l'annessione della sua isola alla Provincia di Bergamo?
E,poi,come la mettiamo con il Ponte?...
Grazie,per la tua attenzione.
Fraternamente,Orazio Vasta

sabato 22 marzo 2008

AUTOSTRADE

In una recente intervista, Ennio Cascetta, docente di Teoria dei Sistemi di Trasporto presso l'Università di Napoli Federico II ed Assessore ai Trasporti della Regione Campania, in occasione della prossima apertura al traffico dell'allargamento dello svincolo di Fratte (SA) ha detto: "Ora l'Italia non è più divisa in due!".
Fermo restando l'importanza dell'allargamento dello svincolo citato, e solo chi abita in quelle zone o nelle aree di Avellino e Benevento può capire ciò che dico, come può un professorone come Cascetta lanciarsi in slogan da campagna elettorale.
Nella sua duplice veste Ennio Cascetta, avrà certamente notato che la rete autostradale italiana è costruita ad albero, dove un sottile tronco rappresentato dalle spoglie e malcurate autostrade meridionali, porta la linfa vitale (forza lavoro, emigrazione) alla chioma dell'albero, rappresentata dalla capillare rete autostradale del nord.
Il fatto che Napoli non sia ben collegata con Matera o con Taranto, o che gli abitanti delle Calabrie o della Sicilia abbiano grossi problemi di collegamento all'interno della propria regione, ci fa capire che anche il piano di investimento delle autostrade italiane, dell'antichità ad oggi, è sempre stato concentrato nel favorire l'incremento dell'efficacia dei collegamenti interregionali toscopadani, ed i politicanti meridionali sono complici di questa volontà accontentandosi di essere ripagati con quei 4-500 voti di Fratte che gli assicurano il prolungamento della propria nomina.
Al nord vengono innagurati viadotti, autostrade, tunnel, ed al Sud facciamo festa per un misero allargamento dello svincolo di Fratte.
E dal momento che il Dott. Cascetta si occupa di trasporti, lo voglio invitare ad andare in treno da Napoli fino a Taranto e scoprire che ci vogliono dalle 4 ore e cinquanta alle OTTO ORE E DEICI (questo quanto si prevede dal sito delle Ferrovie, perchè può andare peggio) e paragonarlo alla tratta Milano Venezia dalle due ore e venti alle tre ore e mezza; lo voglio invitare ad adare a Capri, partendo da Castellammare di Stabia o da Sorrento, per scoprire che esiste solo una compagnia di navigazione che esercita un monopolio su orari e tariffe.
Evitiamo questi slogan elettorali (e forse è meglio evitare di credere a questi politicanti), e concentriamoci sulla realizzazione delle vere vie di collegamento nelle Due Sicilie, incrementiamo il trasporto su rotaia (nel senso creamo nuove tratte) e incentiviamo il trasporto via mare.
Nello Esposito

giovedì 20 marzo 2008

I NUOVI VESPRI SICILIANI

IO CI SARO'





Il Partito del Sud chiama a raccolta iscritti e simpatizzanti per
essere presenti a Roma il 31 marzo alle ore 10 presso il Tribunale di
Roma in piazzale Clodio dove presso l'aula 8 GUP (piano primo edificio
A) è stata convocata l'udienza contro il Sig. Calderoli che aveva
ingiuriato Napoli definendola una fogna. Per questa offesa il
direttore di Due Sicilie Antonio Pagano, coordinatore per il Nord
Italia del Partito del Sud, aveva inoltrato una denuncia contro la
quale Calderoli aveva chiesto l'archiviazione. Archiviazione che è
stata respinta!!. E' questo il momento giusto per far vedere che il
Sud non accetta più supinamente offese e rifiuti. E' questo il momento
dei Nuovi Vespri che reclamano la presenza dei meridionali a difesa
della propria terra. E' questo il momento in cui si mettano da parte
le divisioni ed i distinguo e tutti i briganti, i patrioti ed i
meridionalisti, si presentino ad un appuntamento con la storia che non
possono mancare "armati" di storia e di... santa pazienza.
TUTTI A ROMA: NOI CI SAREMO
Francesco Laricchia

Con preghiera di far girare ovunque


mercoledì 19 marzo 2008

GARIBALDI IN PERU'

Ho tratto quanto segue da un sito garibaldino peruviano:

…Un particolare molto pittoresco sul suo soggiorno a Lima è la testimonianza di Ricardo Palma, che scrisse a questo riguardo una delle sue Tradiciones Peruanas intitolata "Tra Garibaldi ed io". Racconta il nostro illustre letterato che quando egli era correttore di bozze nel giornale El Correo di Lima, scriveva presso questo giornale un commerciante francese, Carlos Ledos che partecipava alle riunioni presso il giornale assieme a Mariategüi e Laso. Svolgeva il duplice lavoro di agente commerciale e quello di giornalista specializzandosi nel fare critiche al governo. Il 4 dicembre 1851 pubblicò un articolo intitolato "Eroi di paccottiglia" riferendosi a Giuseppe Garibaldi, burlandosi del patriota Mazzini e del re di Sardegna Carlo Alberto. Due giorni dopo, alle due pomeriggio nella redazione, mentre stava scrivendo, racconta Palma, apparve sulla soglia della porta un signore che chiedeva del francese. Palma, riconoscendo il caudillo italiano, gli indicò con precisione dove trovarlo, a pochi isolati dal giornale. Trovato l'autore dell'oltraggio nel locale commerciale, diede a Ledos due bastonate e quest'ultimo, difendendosi con un righello, riuscì a colpire Garibaldi sulla testa. Finirono ambedue con i volti insanguinati e vennero separati fino all'arrivo della polizia a cavallo guidata dal Prefetto di Lima che disperse la moltitudine di persone che si era nel frattempo radunata. Il rumore della strada arrivò alle orecchie di Palma il quale corse fino al luogo del fatto sentendosi responsabile per aver indicato l'indirizzo richiesto. Dovette intervenire il Console della Sardegna, José Canevaro per evitare la prigione a Garibaldi. Forse, influì molto nell'animo del rappresentante consolare la sua relazione di parentela con Pedro Denegri. Anche Porras commenta l'incidente dichiarando di non avere avuto accesso alle Memorias autobiografiche dell'eroe che raccontano con dettaglio il fatto. Quanto successe accentuò di molto la tensione tra la colonia italiana e francese e dovette intervenire quale mediatore lo stesso Presidente Echenique perché si arrivasse ad un accordo.

L'articolo era veramente offensivo. Affermava che in epoca di rivoluzione, venivano in evidenza gli uomini più volgari e oscuri, che emergevano dalla massa, nella quale si trovavano confinati dalla propria mancanza di talento e di educazione. Definiva Garibaldi come un pigmeo che avevano voluto trasformare in un gigante e come una caricatura per la sua assoluta nullità intellettuale. Finiva paragonandolo a "Don Quijote" ma senza l'ingegno di questo; rappresentandolo come ignorante e grossolano, degno di vivere in una caverna e non tra gente civilizzata. Il giorno successivo El Comercio salvò la dignità nazionale, sostenendo che l'autore aveva fatto bene a identificarsi, giacché sarebbe stato molto doloroso per i peruviani che si credesse dentro e fuori del paese,che sarebbe stata quella l'ospitalità che si offriva agli sventurati…

martedì 18 marzo 2008

RISVEGLIO

Un amico mi ha chiesto il senso della mia attività di blogger, se questo mi porta o mia ha portato alla formazione di un partito o movimento politico che lotta per l’indipendenza delle Due Sicilie, o è un qualcosa che faccio come passatempo.

Sono state molte le motivazioni che mi portano a questo mio scrivere, motivazioni di carattere personale, di avversità nei confronti dei prepotenti e degli arroganti;

la consapevolezza che le migliori menti (parlo dei conoscenti a me vicini) lavorano per aziende del nord rendendo graditi favori economici alle finanze toscopadane;

la delusione nel sapere che molte di queste persone sono abituate a piangesi addosso dicendo che lassù, al nord, tutto funziona come dovrebbe, (per poi scoprire che non possono avere la residenza perché il proprietario di casa, nordista convinto, percepisce l’affitto in nero, obbligandoli a pagare perfino il canone per la televisione);

peggio ancora quelli che da anni vivono al nord, che quando vengono a svernare dai parenti al Sud dicono “che schifo questa inciviltà, state inguaiati qui nel meridione”;

la convinzione che i politicanti del governo da 147 anni si sono concentrati nel costruire, migliorare ed incrementare le infrastrutture esclusivamente nel territorio toscopadano, volendoci poi regalare un MEGAPONTE che serve solo a distruggere l’idea di isola Siciliana;

la convinzione che tutti i politicanti della nostra terra, una volta entrati nella porta del parlamento, incrementino solo la loro sete di potere;

Tali motivazioni sono state alimentate dallo studio del nostro passato, dalla lettura dei pensieri di chi da tempo lotta per un risveglio della nostra terra.

Un mio fratello compatriota, Orazio Vasta, mi faceva notare
giustamente che qualsiasi programma politico per un’autonomia
delle Due Sicilie deve essere necessariamente anticipato
dal RISVEGLIO CULTURALE DELLE COSCIENZE DEL SUD.
147 anni fa il cavour, modificò lo stato sociale e culturale
delle popolazioni delle Due Sicilie facendoci passare da
dominanti (economicamente) a dominati, facendoci credere
addirittura che avevamo bisogno dell’assistenza del governo
piemontese per continuare a vivere.
Questa mentalità, purtroppo non è cambiata in tutto questo
tempo, siamo ancora quel popolo che pensa di non poter
vivere senza il sussidio per la disoccupazione, votiamo il
politicante che ci assicura un bonus bebè piuttosto che un
salario garantito per tutti i precari.
Vi siete mai chiesti perché i maschietti che studiano in
una classe mista sono più educati di quelli provenienti da
una classe maschile?
Sicuramente già sapete la risposta.
Sulla scorta di questo filo logico provate a chiedervi se
tutti noi avessimo politici che prima di pensare al potere,
pensino a profondere uno spirito civico e patriottico, o
magari che si rendano conto che fuori dalle loro stanze
c’è gente che vive con un centesimo del loro compenso
mensile.
Se il nostro ex ministro della giustizia, l’ascaro CLEMENTE
MASTELLA, percepirà la bellezza di € 300.000
(trecentomilaeuro), come indennizzo per L’INSERIMENTO SOCIALE,
così come previsto per i parlamentari che non vengono eletti
nella prossima legislatura, come possiamo pretendere di
modificare la mentalità del popolo.
Se il Governatore della regione Campania Antimonio BASSOLINO,
per anni ha visto, stanziato e speso milioni di euro per il
problema della munnezza, senza riuscire a risolvere il
problema, come possiamo dare torto a chi dice

“che schifo questa inciviltà, state inguaiati qui al sud”
.
Se permettiamo di eleggere un vicesindaco come quello di
Lampedusa, portabandiera della LEGA LOMBARDA che vuole annettere
l’isola alla provincia di BERGAMO, come faremo a lottare per la
rinascita della cultura duosiciliana.
Insomma i governi che in quasi un secolo e mezzo hanno portato
al fallimento dell’ideologia e delle finanze italiche, stanno
trascinando nel baratro economico-culturale l’intera
popolazione, facendo perdere le tracce delle ideologie locali,
credibilità economica in ambito internazionale, svendendo tutto
quello che si può vendere.
Una volta un primo ministro del Regno di Sardegna, Massimo
D’Azeglio disse “abbiamo fatto l’italia, si tratta adesso di
faregli italiani”, forse, alla luce della situazione attuale
in cui versa l'italia, è stato il primo programma politico
disatteso della storia dell’italia.
Per rispondere al mio amico, posso dire semplicemente che per la prima volta da quando sono nato mi sento facente parte di uno Stato, dello Stato delle Due Sicilie, credo nella potenza economica che ha reso grande il Regno delle Due Sicilie, credo che anche un piccolo blog come il mio possa contribuire a far rinascere il senso dell’appartenenza allo Stato delle Due Sicilie; Non aspiro al potere o alla popolarità né mi sento un trascinatore di folle, so che credo in quello che scrivo, e dovunque mi porterà la mia fede, non mancherò nelle future decisioni, in qualsiasi misura, di scegliere quanto di meglio possa fare per il risveglio culturale-storico e per la rinascita economica delle DUE SICILIE.

DA ORAZIO VASTA

Post: LAMPEDUSA... "PROVINCIA DI BERGAMO"!
Link: http://rarika-radice.blogspot.com/2008/03/httpmediacenter.html

lunedì 17 marzo 2008

Da Orazio Vasta

Kosova,Sicilia,pulizia etnika e dintorni...

Non solo la nostra Isola è "già staccata" geograficamente- grazie a Dio!-ma è storicamente "un'altra cosa" da quello che comunamente chiamiamo Italia. La storia della Sicilia ,ovviamente, non quella che studiamo a scuola e nelle università del Ministero della Pubblica Istruzione della Repubblica italiana- insegna che noi Siciliani abbiamo una nostra identità nazionalitaria, altro che regionalismo e padania! E allora? Occorre impegnarsi nella ricerca dell'identità perduta o, meglio, dell'identità cancellata. I Sicilani,abbiamo visto scomparire quella netta consapevolezza identitaria, quel senso di appartenenza e di legame con la Sicilia e la sua storia. Oggi l'identità nazionalitaria dei Siciliani é considerata antistorica, antieuropea: "ma quale nazione siciliana,siamo nell'era della globalizzazione, foriera di civiltà e modernità, di benessere e prosperità!" Ma, i Siciliani,che vogliamo essere moderni ma coscienti di noi stessi e non sudditi ,i Siciliani orgogliosi di esserlo, la cui storia é mistificata oltre l'immaginabile, dobbiamo avere il coraggio di ritrovare l'unità che in passato, per più volte, c'ha permesso di essere il Popolo della Nazione Siciliana.

La lezione impartita dal coraggioso Popolo della Kosova(Kosova è la traduzione in lingua albanese di Kosovo o Kossovo)insegna che neanche le pulizie etnike possono cancellare l'esistenza culturale e umana di un Popolo. E, che cos'è, se non pulizia etnika,la manipolizazzione e la cancellazione scientifica da parte dello Stato italiano della cultura e della storia dei Siciliani,ridotti ad essere carne da macello per la MAFIA e ad essere identificati nel mondo intero con il binomio razzistico SICILIA=MAFIA?

Scriveva il mio amico e maestro Pippo Fava:..."Un uomo,ad un certo momento della sua vita,deve fare una scelta"... Credo,che i Siciliani siamo chiamati ad essere padroni in CASA NOSTRA,lasciando a "loro" i CALIFFI DELL'AUTONOMIA "riscoperta"...dopo 60 anni di complice silenzio.

Orazio Vasta

oraziovasta@libero.it

rarika-radice.blogspot.com

Il Consiglio: Cos'è "Il Consiglio"?

Il Consiglio: Cos'è "Il Consiglio"?

venerdì 14 marzo 2008

SCUSATEMI!!!

Voglio chiedere scusa a tutti i miei compatrioti, ed a tutti quelli che, come me, sono al corrente della più grande truffa storica perpetrata ai danni delle Due Sicilie, l'unione dell'italia.
Voglio chiedere scusa perchè la mia città, Castellammare di Stabia, ha dato natali ad uno dei più grandi vigliacchi che hanno servito SAR Francesco II: "Guglielmo Acton".
Fu lui infatti a non muovere un dito, per non fare un torto agli inglesi, quando la brigata del nizzardo arrivò a Marsala, per poi in seguito unirsi all'esercito piemontese!
E pensare che era pronipote del "vero" ammiraglio Acton che creò il Real Cantiere Navale di Castellammare di Stabia.
Scusatemi!
Mi sono sempre promesso di non parlare di storia in questo blog, ma la delusione che ho provato nel leggere le origini del vigliacco è stata troppo grande e sentivo di dovermi scusare con tutti Voi.
Poi riflettendo mi sono ricordato che la mia città, anche in seguito al triste evento, ha dato natali ad altri ascari vigliacchi che ha prestato servizio nei governi tosco-piemontesi.
Non avrò mai tanto spazio in questo blog per chiedervi scusa per tutto quello che la mia città ha combinato.

mercoledì 12 marzo 2008

E' trasut e sicc e se mis e chiatt!

Insomma oggi apprendiamo che, quello che si fa chiamare ancora SAR (acronimo di SAment regnante) emanuele filiberto, ha deciso di cambiare l’italia, candidandosi al parlamento italiano con il partito valori e futuro. È arrivato un altro che vuole ridurre le spese pubbliche con il taglio dei parlamentari, creare posti di lavoro, eccetera eccetera eccetera.

E pensare che dal suo sito ho letto che uno degli obbiettivi è:

“E’ necessario ristabilire la dignità del cittadino italiano affinché possa finalmente tornare ad essere fiero della propria storia, arte e cultura millenaria.
Va recuperato ed affermato il senso stesso dell’identità nazionale tramite il rilancio e la diffusione del complesso dei Valori che hanno fondato l’Italia: quali la Famiglia, le Radici Cristiane, le Tradizioni e Culture Regionali, il Rispetto. Tutto questo rende l’Italia un gioiello invidiato in tutto il mondo a cui va restituita la credibilità sia nazionale che del cittadino.”

Come può un savoia farci credere che la storia dell’italia è lui, come se loro fossero i regnati da millenni, come può parlare di identità nazionale, di famiglia e radici cristiane, quando i suoi avi mandarono una marchesina a prostituirsi con Napoleone III (Virginia Oldoini).

Per dirla in breve “FILIBE’… Ma mi faccia il piacere!!!”

IL NOSTRO CAMMINO

Non è certamente da pochi giorni che la stampa critica questo o quel governo.

Da sempre la sete di potere dei politici (anche se hanno perso qualsiasi filo di collegamento con la nobile parola Polis) è stata celata vigliaccamente dalla carta stampata. Così in una nazione creata anche grazie al regime editoriale imposto da cavour, che impossessandosi del servizio telegrafico, e dei vari organi di stampa, propagandava un fantomatico movimento per l’unità della penisola italica, anche oggi le prime pagine dei giornali, ci mostrano quello che i politici vogliono farci sapere: una falsa lotta fra destra e sinistra per chi vuole fare meglio il bene della popolazione (regna l’ipocrisia). Sarebbe troppo facile per chiunque parlare male della classe politica di oggi e di questi ultimi 147 anni!!!

Al momento, per il bene comunitario, bisogna fissare un calendario d’azione per l’indipendenza delle Due Sicilie, collaborando tutti nel proprio ambito alla crescita del neo partito del sud.

A) La cosa più importante è l’abbandono delle ideologie tosco-padane che i nostri governanti ci hanno propinato. Ricordiamoci tutti noi:

  1. che non siamo di destra o di sinistra, la nostra unica ideologia politica è l’indipendenza dallo stato italiano
  2. ci deve essere chi ci rappresenta, non chi ci comanda;
  3. la sete di potere che ha contagiato qualche conterraneo portandolo a camminare a braccetto con i partiti del nord, deve far parte del nostro passato.

B) Il partito appena nato, dovrà necessariamente creare un direttivo in ogni regione per una migliore e capillare propaganda indipendentista

C) Sulla scorta delle notizie/proposte recepite da ogni regione, il partito dovrà stilare un programma da applicare nel futuro governo della macroregione Due Sicilie;

D) Ogni direttivo regionale si dovrà creare la sua squadra, distribuita capillarmente nel territorio di competenza, comunicando alla direzione centrale i nominativi dei singoli duosiciliani scelti; Ogni duosiciliano dovrà contattare il direttivo regionale per la consegna del materiale di propaganda ed impegnarsi nella sua diffusione, rapportando periodicamente, per il territorio assegnatogli, gli umori e le reazioni della popolazione e delle autorità. (ATTENZIONE , quando parlo di propaganda, non mi riferisco alle elezioni politiche o amministrative, ma mi riferisco a manifesti, volantini, riviste, che in maniera continua diffondano a tutta la popolazione i valori della nostra storia ed i programmi per un futuro indipendente dallo stato tosco-padano)

E) dobbiamo fissare una data per propagandare con tutti i mezzi ed a tutte le popolazioni delle Due Sicilie, la nostra battaglia per l’indipendenza, la chiameremo “la giornata delle Due Sicilie” e le iniziative dovranno essere di forte impatto mediatico (es. finanziamo ed organizziamo la realizzazione di striscioni con simboli e slogan indipendentisti da mostrare in una sola giornata ed in tutti gli stadi di serie A e B attirando così le attenzioni delle testate giornalistiche sportive nazionali ed estere, concomitante alla organizzazione di stand in tutte le piazze delle Due Sicilie con diffusione di materiale propagandistico);

F) dobbiamo, alla luce dei risultati ottenuti dai precedenti punti, partecipare alle elezioni per i rappresentanti al parlamento europeo, impegnandoci, tramite i nostri rappresentanti, ad ottenere consensi alla nostra causa; consideriamo, e ricordiamoci, che il/i nostro/i rappresentante al parlamento europeo, dovrà essere sempre ben collegato alla direzione centrale del partito, e questo non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza.

G) Indire un referendum per la creazione della macroregione Due Sicilie, ai sensi dell’art. 132 della costituzione italiana. Successivamente fare pressione al governo europeo, affinché non si tenga conto del parere delle regioni, così come previsto dal citato articolo, per l’unificazione delle Due Sicilie.

H) Quando avremo raggiunto il consenso generale da parte del nostro popolo, e da parte dell’unione europea, potremo iniziare ad organizzare la vera e propria indipendenza delle Due Sicilie.

I punti sopra elencati, dovranno a mio parere, essere realizzati in questo ordine, e solo il punto H vedrà la sua fine al compimento dello stesso, gli altri invece dovranno continuare ad essere un mezzo per avvicinarci alla popolazione, ravvivare il senso di patria, e conoscere i reali bisogni del nostro popolo (Francesco II docet).

venerdì 7 marzo 2008

SOLUZIONI LOGICHE

Nell’affrontare i problemi a volte perdiamo più tempo nel ricercare colpe e colpevoli, che applicare le soluzioni più ovvie e logiche.

In un utopistico esempio, il problema del traffico cittadino sono le auto, quindi eliminando le auto si risolve il problema!!!

Ora invece passiamo ad una considerazione pratica. Il problema dei rifiuti in Campania.

Fermo restando che il problema dei rifiuti come già noto, non è solo della Campania, e che il 90% delle cause è attribuibile alla camorra di strada e dei palazzi che nell’ultimo ventennio ha pensato a rimpinguare esclusivamente le proprie tasche, dobbiamo prima di tutto fare una considerazione sulle nostre abitudini.

Una indagine di legambiente, ha evidenziato che dal 2005 ad oggi le nostre abitudini hanno portato ad un aumento dei rifiuti prodotti procapite pari al 2,5%. Il fatto che legambiente non abbia esteso l’indagine agli anni ’80 dello scorso millennio, manca di prospettarci l’incremento dei rifiuti relativamente a quegli anni. Infatti, se consideriamo le abitudini dei nostri genitori che acquistavano la frutta al mercato rionale, o dal fruttivendolo, così come la carne, il pane, il latte, e tanti altri prodotti di prima necessità venivano acquistati dai piccoli negozianti del quartiere, limitando, forse la scelta, ma certamente i rifiuti derivanti dai prodotti da imballaggio.

Invece oggi sono arrivati gli invasori, i centri commerciali. Non iniziate a pensare che io provo avversità particolare nei riguardi dei questa realtà tosco-padana dei nostri tempi, o tragga profitto dalla vendita dei prodotti delle Due Sicilie, ma di seguito descrivo quello che secondo la mia modesta opinione sono i vantaggi che noi potremmo trarre se ogni abitante delle Due Sicilie acquistasse i prodotti della propria terra:

  1. Prosieguo delle tradizioni culinarie della nostra terra. Ci hanno imposto il panettone, la colomba, prodotti delle fabbriche tosco-padane, facendoci dimenticare dei struffoli, pastiere, casatielli. Ho un ricordo della mia infanzia quando in settembre con i miei genitori facevamo le conserve di pomodoro fatte in casa, oggi invece provo tristezza nel vedere tante persone che si trovano bene con 4salti in padella.
  2. Incentivo morale ma soprattutto economico per le piccole attività commerciali del proprio paese che con le aperture di tutti questi centro commerciali hanno visto diminuire nettamente anzi drasticamente i propri guadagni, in molti casi sono stati costretti ad abbassare per sempre la serranda del negozio. Ricordo mia zia che si disperava perché non riusciva a combattere contro i prezzi di cittàmercato, che erano addirittura più bassi di quanto pagava lei stessa la merce dai grossisti.
  3. Diminuzione dell’inquinamento dell’aria. Infatti ogni giorno dalla tosco-padania partono migliaia di TIR che trasportano le merci destinate ai centri commerciali che si trovano nella nostra terra. Se riuscissimo a diminuire se non eliminare l’acquisto dei prodotti provenienti dal nord, migliaia di camion non affollerebbero i nostri centri cittadini.
  4. Diminuzione netta dei rifiuti provenienti da imballaggi. L’insalata è in busta, il pane in busta, i pomodori in scatola, i legumi in scatola, la carne imballata in polistirolo e busta.
  5. Risparmio energetico. Molti cibi che oggi acquistiamo, o non sono di stagione, o addirittura li troveremo anche freschi, ma preferiamo acquistarli surgelati per comodità di conservazione, per tale conservazione useremo il nostro freezer, mentre per scongelarlo il microonde. Grazie Enel.
Insomma odio ripetermi, ma la cosa importante è che convinciate voi e chi conoscete ad acquistare i prodotti della vostra terra.

mercoledì 5 marzo 2008

CU TTE'

Cu ttè
ca a quann esisti stai currenn 'nziemo 'o tiempo
sempre cchiu veloce senza mai t'alluntanà
Cu ttè
ca tra na risata e na chiagnut
te pigli fino all'ultimo pensiero da jurnata mia
Cu ttè
ca me fai sentì nu rre quando a sera torna a casa
e te firm sulamente pe m'abbraccià
Cu ttè
vulesse essere chell ca tu sogni
a speranza pe paure toie
e non mi stancherò e sentì a vocia toia ca me dice:
"te voglio bene"

Pensieri di un papà
Nello 05.03.08


lunedì 3 marzo 2008

COMPRA PRODOTTI DEL SUD

Ultimamente sto assillando i miei amici, sulla provenienza dei beni di prima necessità che quotidianamente compriamo.

Il dilagare nelle terre delle Due Sicilie dei supermercati o dei mega centri commerciali, ha sversato sulle tavole di casa nostra prodotti tosco-padani, che approfittando della larga distribuzione anch’essa tosco-padana sono entrati nel paniere quotidiano delle famiglie.

Io non dico, che non bisogna aprire il mercato ai prodotti che vengono dall’estero, ma questi addirittura vendono frigoriferi in Antartide.

Io che abito nella città della pasta, non posso entrare in un supermercato e vedere che si vendono solo pacchi di pasta provenienti dal Nord della penisola Italica.

Nella città di cui sono originario, esistevano 28 sorgenti naturali di acqua, ed ogni acqua curava un malanno (dico esistevano perché il governo centrale ha ben pensato di realizzare una galleria lunga svariati chilometri che ha reciso molte fonti), e gli abitanti della zona sono costretti a comprare per i loro bimbi l’acqua che proviene da Cuneo!!!

Penso che nel resto delle Due Sicilie ci siano molti casi analoghi, e invito a chiunque di recarsi nel supermercato della propria città e notare che il 70% (sono ottimista) dei prodotti in esso venduti provengono dal nord italia.

COMPRATE I PRODOTTI DEL SUD

Oltre a far continuare le tradizioni del nostro paese (a Natale i nostri avi non hanno mai mangiato il panettone!!!) assicureranno un crescita economica dei produttori e dei piccoli distributori locali.

COMPRATE I PRODOTTI DEL SUD

www.compranapoli.it/progetto.aspx

www.neoborbonici.it/portal/index.php?option=com_content&task=view&id=45&Itemid=71