Non è certamente da pochi giorni che la stampa critica questo o quel governo.
Da sempre la sete di potere dei politici (anche se hanno perso qualsiasi filo di collegamento con la nobile parola Polis) è stata celata vigliaccamente dalla carta stampata. Così in una nazione creata anche grazie al regime editoriale imposto da cavour, che impossessandosi del servizio telegrafico, e dei vari organi di stampa, propagandava un fantomatico movimento per l’unità della penisola italica, anche oggi le prime pagine dei giornali, ci mostrano quello che i politici vogliono farci sapere: una falsa lotta fra destra e sinistra per chi vuole fare meglio il bene della popolazione (regna l’ipocrisia). Sarebbe troppo facile per chiunque parlare male della classe politica di oggi e di questi ultimi 147 anni!!!
Al momento, per il bene comunitario, bisogna fissare un calendario d’azione per l’indipendenza delle Due Sicilie, collaborando tutti nel proprio ambito alla crescita del neo partito del sud.
A) La cosa più importante è l’abbandono delle ideologie tosco-padane che i nostri governanti ci hanno propinato. Ricordiamoci tutti noi:
- che non siamo di destra o di sinistra, la nostra unica ideologia politica è l’indipendenza dallo stato italiano
- ci deve essere chi ci rappresenta, non chi ci comanda;
- la sete di potere che ha contagiato qualche conterraneo portandolo a camminare a braccetto con i partiti del nord, deve far parte del nostro passato.
B) Il partito appena nato, dovrà necessariamente creare un direttivo in ogni regione per una migliore e capillare propaganda indipendentista
C) Sulla scorta delle notizie/proposte recepite da ogni regione, il partito dovrà stilare un programma da applicare nel futuro governo della macroregione Due Sicilie;
D) Ogni direttivo regionale si dovrà creare la sua squadra, distribuita capillarmente nel territorio di competenza, comunicando alla direzione centrale i nominativi dei singoli duosiciliani scelti; Ogni duosiciliano dovrà contattare il direttivo regionale per la consegna del materiale di propaganda ed impegnarsi nella sua diffusione, rapportando periodicamente, per il territorio assegnatogli, gli umori e le reazioni della popolazione e delle autorità. (ATTENZIONE , quando parlo di propaganda, non mi riferisco alle elezioni politiche o amministrative, ma mi riferisco a manifesti, volantini, riviste, che in maniera continua diffondano a tutta la popolazione i valori della nostra storia ed i programmi per un futuro indipendente dallo stato tosco-padano)
E) dobbiamo fissare una data per propagandare con tutti i mezzi ed a tutte le popolazioni delle Due Sicilie, la nostra battaglia per l’indipendenza, la chiameremo “la giornata delle Due Sicilie” e le iniziative dovranno essere di forte impatto mediatico (es. finanziamo ed organizziamo la realizzazione di striscioni con simboli e slogan indipendentisti da mostrare in una sola giornata ed in tutti gli stadi di serie A e B attirando così le attenzioni delle testate giornalistiche sportive nazionali ed estere, concomitante alla organizzazione di stand in tutte le piazze delle Due Sicilie con diffusione di materiale propagandistico);
F) dobbiamo, alla luce dei risultati ottenuti dai precedenti punti, partecipare alle elezioni per i rappresentanti al parlamento europeo, impegnandoci, tramite i nostri rappresentanti, ad ottenere consensi alla nostra causa; consideriamo, e ricordiamoci, che il/i nostro/i rappresentante al parlamento europeo, dovrà essere sempre ben collegato alla direzione centrale del partito, e questo non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza.
G) Indire un referendum per la creazione della macroregione Due Sicilie, ai sensi dell’art. 132 della costituzione italiana. Successivamente fare pressione al governo europeo, affinché non si tenga conto del parere delle regioni, così come previsto dal citato articolo, per l’unificazione delle Due Sicilie.
H) Quando avremo raggiunto il consenso generale da parte del nostro popolo, e da parte dell’unione europea, potremo iniziare ad organizzare la vera e propria indipendenza delle Due Sicilie.
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