lunedì 30 giugno 2008

BRIGANTI

Per tutti, a chi crede in questa lotta, e pure a chi non ci crede, a chi mi prende in giro a chi mi incoraggia, a chi vuole fare politica, ed a chi nel suo piccolo, senza ignavia, lotta comunque per il bene della nostra UNICA patria, Vi invito tutti alla lettura dell'epilogo del film "e li chiamarono briganti", recitato da una trascinante e commovente Lina Sastri.

Il sangue è passato ancora sopra questa terra amara,

la morte si fa destino, lo sfregio diventa storia,

Il ferro (della spada) fuoriesce dal corpo dei padri

Davanti agli occhi dei loro figli,

piangono senza riuscire, i piccoli bambini, nudi.

L’italia crescerà con l’arte della rabbia e del rancore,

saranno terre lontane, lacrime, bastimenti,

il mezzo per dimenticarsi dei torti subiti e dei tradimenti,

per non assaggiare i comandi dei soldati nelle nostre case,

gli insulti, i tormenti, le umiliazioni che entrarono nelle ossa

e sarà l’arte di continuare a vivere senza credere più a nessuno,

sarà l’arte di imbrogliare per non andare a letto digiuni,

saranno guappi, pettegole, ladri, santi, ruffiani,

saranno duca e “zantraglie”, preti e ciarlatani,

profumi nei nei palazzi, sottane e “parapalle”

bassi umidi e scuri, bocche con l’alito di cipolla,

una pizza con il nome di regina di chi fu nemico fino a ieri

i nipoti di chi fu Brigante saranno carabinieri,

sarà una ferita aperta sotto l’acqua ed il sole,

un corpo che si spegne senza emanare un odore,

un grido senza voce che attraversa le terre e le città,

una “nzirie” senza nome che la notte ti viene a trovare,

gente senza pace troverà le parole giuste

per nascondere meglio le verità che non vuole dire,

sarà allontanarsi sempre da ciò che tocca il cuore,

sarà dimenticarsi dell’innocenza,

sarà rendere duro l’amore,

sarà recitare la commedia per le strade e nei letti,

sarà far soffrire l’altro solo per fargli un dispetto,

e il freddo scava la coscienza e l’onestà diventa uno sfizio,

per le genti della mia terra non ci sarà più giustizia,

ma io canto, canto, canto, canto per tutti,

canto per dare coraggio, canto per dare speranza,

canto per dignità di uomini che tanto abbiamo avuto,

canto un canto di uomini che sono stati

BRIGANTI

giovedì 26 giugno 2008

Meglio l’indipendenza che essere una delle due Italie


Ricevo dall'Illustre Antonio Pagano, condivido e pubblico...

Meglio l’indipendenza che essere una delle due Italie

Dopo tre tentativi andati a vuoto la Lega Nord, con un governo composto da nordisti e da alcuni servi meridionali, riuscirà ad applicare in Italia il federalismo fiscale. Il Sud, così, ormai non più utile ai bisogni coloniali dei tosco-padani, verrà buttato via come un limone spremuto, quadruplicando la disparità con il Nord, tanto che la "questione meridionale" si trasformerà in "Italia divisa in due".

Il federalismo, infatti, prevede di lasciare alle Regioni l'80% dell'Iva, un gettito Irpef non inferiore al 15% e il Fisco applicato a giochi e tabacchi. Da evidenziare che l’IVA pagata dal Sud a imprese che hanno sede legale al Nord è conteggiata (e resta) al Nord.

In Lombardia così rimarrebbero 22 miliardi di euro, in Veneto 10 miliardi, in Emilia Romagna 9,3 miliardi, in Piemonte 8,2 miliardi, in Campania 5,8 miliardi e in Puglia 4,6 miliardi. La regione che più dovrà preoccuparsi è la Basilicata, che, anche se produce il 18% di petrolio consumato in Italia, avrebbe un deficit di 2 mila euro per abitante, seguita dalla Calabria con 1.789 euro e dal Molise con 1.776 euro.

La amoralità di questo federalismo fiscale sta, dunque, nella voluta dimenticanza delle enormi risorse drenate dal Sud verso il nord, dal 1860 fino ad oggi. Tra le quali son da ricordare gli enormi sussidi concessi alle aziende settentrionali, il forzato consumismo dei meridionali a vantaggio delle industrie del Nord, a loro volta realizzate e portate al successo col sudore di generazioni di emigrati dal Sud, fino ai veri espropri, spesso in connivenza con le mafie, di tutte le risorse locali, nazionali e comunitarie che le classi dirigenti meridionali, quasi sempre conniventi, hanno "dovuto" far gestire all'imprenditoria e alle istituzioni del nord - che hanno "operato" con la illegalità del "liberismo" padano - alla finanza dei Sindona e dei Calvi, a tangentopoli, alla Parmalat, ecc.

Questo federalismo è, quindi, antimeridionale, come avviene sempre con i provvedimenti primari del governo "italiano" di turno.

La prima conseguenza sarà quella di permettere alle organizzazioni criminali di gestire sovranamente i propri affari, anche perché al Sud lo Stato non è mai presente.

La seconda è che il Sud nel 2013 sarà escluso dai fondi europei per le sue relative migliori condizioni rispetto ai Paesi ultimi entrati nell'Unione, cosa che non avverrebbe se il Sud fosse indipendente.

Oggi, all'assistenzialismo a cui è stato relegato il Sud, che paradossalmente le statistiche scoprono essere fenomeno maggiormente diffuso a Nord, si risponde col fare un faraonico ponte sullo Stretto, appaltato alla Impregilo (Fiat) e ad altre aziende del Nord, cioè con soldi che si faranno apparire inviati al Sud e che invece ritorneranno, come sempre, al Nord. è, poi, prevista anche una "Banca del Sud" (sarà la stessa entrata nelle recenti inchieste della magistratura?) per metterci i risparmi e le tasse dei meridionali da trasferire più facilmente al Nord. A parte, ovviamente, tutti gli altri enormi interventi per risolvere il "malessere" del Nord, vedi Malpensa, l’Expo, le autostrade, ecc. ecc.

Questo è il vero volto di questo federalismo fiscale che è, in pratica, il riconoscimento ufficiale del dominio effettivo del Nord sul Sud, come impone il capitalismo, soprattutto non globalizzato, affinché la parte produttiva possa scaricare quotidianamente le proprie merci con minori costi possibili nel più vicino mercato di consumo e comodamente incassare il prezzo, incluse le risorse fiscali autoctone.

Basta! Bisogna dare un alt a queste rapine legalizzate a nostro danno. Ogni giorno in modo subdolo, vergognosamente spudorato, l’economia del Sud viene saccheggiata senza opposizione da parte della nostra classe dirigente, passiva, prona ai dominatori tosco-padani?

Si deve ritornare indipendenti: è una necessità storica.

potremmo avere sicuro sviluppo solo se liberi da questa parassita Italia, mafiosa e massonica, fondata nel 1860 da ladri famelici, assassini, servi sciocchi, traditori furbi, ruffiani avidi e ignoranti. è con l’Italia unita che queste jene sono nate e hanno formato, senza soluzione di continuità tra i vari regimi succedutisi, la classe dirigente di questo Stato cosiddetto "italiano" che, per noi del Sud, per come siamo da sempre trattati, non è il nostro Stato e, meno che meno, la nostra nazione.

Indicativa, in proposito, è l’intervista fatta il 15.12.2005 da Antonio Di Pietro ad Angelo Notarnicola: «C’è una rete trasversale di potere politico-economico e finanziaria che non è mai stata smantellata, che è impossibile smantellare, che determina chi deve andare al governo, chi deve andare in Parlamento e chi deve fare il Governatore della banca d’Italia. Si adatta al colore politico emergente, a quello verso cui i cittadini sembrano in un determinato momento provare una certa fiducia». La rete trasversale è quella massonica. chissà se Di Pietro, quand’era al Governo, era cosciente di essere una semplice marionetta.

Questa Italia è marcia. è nata marcia.

E per nascondere le sue vergogne non smette mai di coprirle con le menzogne del "risorgimento", vile propaganda per ingannare l’opinione pubblica sulla guerra di conquista fatta dai piemontesi con l’aiuto degli inglesi e dei francesi. E a scuola si continua a insegnare che il Regno delle Due Sicilie era povero, arretrato, con un Re quasi barbaro, crudele, oppressivo, mentre il regno piemontese, al contrario, era progredito, benestante, liberale, "europeo". Assassini e terroristi, come Garibaldi, Cavour, Savoia II, Cialdini e Mazzini, sono considerati "eroi". E vengono nascosti i genocidi fatti dai piemontesi nel Sud. E che si legittimò la criminale conquista con falsi plebisciti.

Le menzogne create dai beceri Savoia non sono più giustificabili oggi che c’è una repubblica. Con queste ormai puerili menzogne è evidente che l’apparato statale è sempre lo stesso del 1860. I Savoia furono cacciati nel 1946 perché non fossero di impedimento ai ladroni di turno.

Lo Stato è contro il Sud.

Basta, dunque, con questa Italia che ha riempito il Sud di rifiuti tossici delle industrie del Nord, del quale fatto, sui media, non si parla mai anzi si insiste solo e sempre con il mostrare le proteste "selvagge" della "plebe" napoletana.

Basta con questa Italia che sfrutta il Sud come mercato per le industrie del Nord. Basta con questa Italia che non tralascia occasione per far risaltare il sottosviluppo del Sud per coprire il malgoverno del Nord.

è l’ora, dunque, di un altro plebiscito per far conoscere al mondo la nostra determinazione a non voler star più con questa Italia. Uno Stato mafioso e massonico che non ci appartiene, che semina odio e che pian piano sta distruggendo l’identità della nostra gente in un crescendo ormai quasi irreversibile.

Antonio Pagano

ABBONAMENTI

ORDINARIO: euro 15,00 - SOSTENITORE: euro 30,00 - ESTERO: Europa, euro 25,00 - fuori Europa: euro 40,00

Ad ogni nuovo abbonato in omaggio un Passaporto delle Due Sicilie e un Ducato.

Ai sostenitori in più in omaggio a scelta la Bandiera delle Due Sicilie o un libro

Attestato di Brigante: euro 5,00 per gli abbonati - euro 7,00 per i non abbonati

i relativi versamenti vanno effettuati all’ associazione due sicilie - casella postale 201 - 36100 vicenza

scegliendo le seguenti modalità: 1) assegno non trasferibile - 2) versamento su Conto Corr. Postale nr. 37402641

3) bonifico bancario sul c/c Poste Italiane 000037402641 - coordinate bancarie: IT 47 B 07601 11800 000037402641

le coordinate bancarie sono valide anche per i bonifici dei residenti all’estero


mercoledì 25 giugno 2008

UN GOVERNO PRODUTTIVO

Questa è la produttività che il governo deve dimostrare.
Ieri, mentre al parlamento, si parlava dell'impiego dei militari anche sulle spiagge, a SanVito in Puglia, già si metteva in atto la legge.
Infatti sulla spiaggia della località turistica è stato effettuato un volo rasoterra di un caccia, che oltre allo stupore, per tanta prontezza nell'attuare la legge del governo, ha provocato anche qualche contuso, tra cui una bambina.

martedì 24 giugno 2008

IL DRAMMA DI CONDOFURI

RICEVO E PUBBLICO, DA FORTUNATO VADALA' PER CONDIVIDERE E COMBATTERE IL DRAMMA DI QUESTE FAMIGLIE

Un monitoraggio scientifico serio e rigoroso.
E’quanto chiede, con una raccolta di firme , un comitato spontaneo di cittadini di Condofuri alle autorità sanitarie competenti, facendo riferimento all’elevato numero di neoplasie ematologiche maligne riscontrate negli ultimi anni nel territorio comunale, in particolare. e sull’intera area del Basso ionio reggino, più in generale.
“L’elevato numero di casi di neoplasie ematologiche maligne e la loro concentrazione in aree territoriali bel definite-” afferma il comitato, il quale comprende , tra l’altro, un gran numero di persone colpite dalle malattie -“ ci porta a chiedere alle autorità competenti, in primis quelle sanitarie, uno studio attento e approfondito della problematica per capire quelle che possono essere le cause di un numero rilevante di casi di malattie in contesti nei quali non esiste una concentrazione di impianti industriali, tale da darne una prima ed evidente spiegazione”
Il comitato si riferisce ad uno specifico tipo di neoplasie, ma rilevanti sono i casi di altre fattispecie tumorali per cui, si sostiene, è necessario porre adeguata attenzione al fenomeno, per predisporre le strategie più adeguate per la risoluzione del problema.
Il comitato, oltre a porre in evidenza la problematica in questione, richiama l’attenzione sul fatto che per curare malattie di questo tipo, le strutture sanitarie necessitano di quantità elevate di sangue, per cui, in collaborazione con l’Associazione Adspem, sta per organizzare una giornata di raccolta straordinaria del prezioso liquido a Condofuri nel mese di agosto, e, comunque, invita tutti coloro i quali possono, a recarsi presso i centri trasfusionali per diventare donatori di sangue..
“Donare sangue è un atto di civiltà soprattutto per far fronte alle necessità quotidiane e fronteggiare, nel migliore dei modi le emergenze, poiché lo scopo è quello di raggiungere l’autosufficienza territoriale nella disponibilità del prezioso liquido”.
I componenti del comitato, in conclusione, invitano chi fosse interessato ad aderire alla raccolta delle firme di rivolgersi alle persone, note nella cittadina, che la stanno portando avanti, e auspicano che , al più presto, si possa mettere in moto una organizzazione a livello politico e sanitario, tale da dare risposte per una problematica che, interessa, sempre di più , un maggiore numero di persone nell’ intera Area del Basso Ionio Reggino e , fare sentire queste ultime e le loro famiglie un po’ meno abbandonate nell’affrontare dinamiche nuove, sconosciute alla storia propria del territorio in cui sono nate e cresciute.

Fortunato Vadalà
http://blog.blogalladeriva.com

PRECONGRESSO CDS PUGLIA


Precongresso CDS Puglia
PDF Stampa E-mail
Scritto da segretario

Ezio Spina con alcuni soci CDS Sezione Puglia

1° CONGRESSO REGIONALE CDS Puglia

Domenica 29 Giugno 2008 BISCEGLIE –BT-Via G.Bovio n. 137

Ore 10.30

“AVANTI SUD- QUALE FUTURO”

Ore 10.00

Accreditamento Stampa

Inizio lavori ore 10.30

Relazione del coordinatore CDS Puglia Ezio Spina.

  • Segretario Nazionale CDS Fiore Marro “Quale scenario politico per i Comitati”

  • Segretario Provinciale CDS Donato Rana “la storia e le nostre radici”.

  • Professor Edoardo Spagnolo ”Terra Nostra Giornali e Notiziari”

  • Professor. Umberto Salinas Pres.Nazionale Circolo: Sviluppo e Legalità “Sviluppo nel Mediterraneo”

  • On. Luciano Sardella del MPA membro commissione Agricoltura.

  • =Ore 13:00 Pausa

· Ore 18.00 Illustrazione programma per Congresso Nazionale del 5 ottobre 2008 della sezione Puglia.

Il Coordinatore CDS Puglia

Ezio Spina

lunedì 23 giugno 2008


ai responsabili delle quattro realtà meridionaliste, presenti alle consultazioni politiche del 2008
PARTITO DEL SUD
LEGA SUD
SICILIANI PER IL SUD
SUD LIBERO (proponente)
e p.c. a tutti i patrioti meridionali
alle comunità meridionali dispersi nel mondo
a tutti i movimenti autonomisti e indipendentisti
inviamo a tutti i movimenti del sud e per il sud, una proposta che non si può rifiutare.
Le quattro realtà che sono riuscite a presentare liste politiche nel Sud e all’Estero, non potranno VENIR MENO a questa proposta >>> che alleghiamo
Tale rifiuto, significherà che alcune di queste Organizzazioni non intendono far politica, né presentare liste politiche alle Europee, né consentire a tutti i meridionali di esprimere un consenso alla vera politica per un sud libero e indipendente.
Alleghiamo quindi copia dell’ipotesi di accordo comprendente simbolo e statuto, già sottoscritto dalla maggioranza dell’Esecutivo di Sud Libero.
Commenti sull’ipotesi di accordo da parte del Presidente del Comitato Nazionale Elettorale, pompilio rizzello:
“…considero positivo gli intendimenti della organizzazione, che da tempo opera sul territorio meridionale con determinazione … mentre, ne constato l’assenza di movimenti “unitari” che privilegiano trattare la politica (così come fan tutti > i colonizzatori partitocratici), ignorando la prassi, cioè per presentarla (la nostra politica) bisogna essere presente alle consultazioni. >>> COSA CHE NON AVVIENE QUASI MAI !!! …....
RIBADISCO LE DECISIONI DELL’ULTIMO ESECUTIVO DI SUD LIBERO… proporre alle comunità azioni chiare e conseguenziali, affrettarsi nel tener lontani i gruppi dirigenti meridionali dalla piovra dei partiti..rispettare tutti, nessuno escluso e fare appello a tutti i movimenti\partiti meridionali, di attivarsi da subito. …”
allegato: la premessa della ipotesi di accordo
Il movimento politico Sud Libero
da tempo persegue la via dell’UNITA’ MERIDIONALE
Ora, a pochi mesi dalle elezioni politiche Europee,
ha deciso di costituire un organismo Unitario provvisorio per preparare la liste per le Europee.
1. nei primi mesi del 2009 si deposita il contrassegno di lista, il programma e la designazione di coloro che sono incaricati di presentare le liste dei candidati nelle singole regioni.
2. Per depositare contrassegno, programma e quant’altro, i gruppi e movimenti\partiti che si uniscono, che noi chiameremo UNITA’ MERIDIONALE, registreranno un atto, in pratica l’accordo, all’ufficio delle entrate, finché si possa dar un mandato autenticato a due rappresentanti e nello stesso tempo decidere le motivazioni e gli obiettivi di questa “costituzione unitaria di meridionali indipendenti”, che prevedano la designazione di responsabili regionali (che gestiscano la raccolta e la campagna elettorale), le candidature in ogni regione e circoscrizione, di cui ogni movimento impegnato appartenente all’Unità Meridionale avranno un loro rappresentante nel territorio.
3. Pertanto si illustra il simbolo unitario: abbiamo constatato che i quattro movimenti hanno in comune il sud, infatti c’è il partito del sud, la lega sud, sud libero e siciliani per il sud
4. Nel nome SUD (abbastanza voluminoso) inserire tutti i simboli oppure dedicare degli spazi appositi, dei movimenti \gruppi o partiti che si sono presentati alle politiche del 14 aprile 2008 e s’impegnano a raccogliere le firme necessarie per presentare liste alle europee.
 IL SIMBOLO E’ UNO DEI REQUISITI PER PARTECIPARE ALLE POLITICHE;
 I CANDIDATI E’ IL SECONDO (riteniamo di sceglierli tra i rappresentanti di comitati autonomi e indipendenti dalle consorterie partitocratiche colonizzatrici). Potrebbero, anche, essere dei briganti del terzo millennio, che riescono sopratutto a bucare la televisione;
 IL PROGRAMMA E’ IL TERZO (che sarà messo insieme dai gruppi presenti in questo “cartello meridionalista” e in appena 100 giorni sarà valutato sia dalla base sia dai navigatori internet, che sono circa decine di migliaia - sarà emendato dai meridionali e depositati al ministero dai presentatori designati);
 L’ULTIMO REQUISITO E’ LA DESIGNAZIONE DI DUE DELEGATI (persone munite di mandato autenticato).




allegato n.2 >>statuto provvisorio
STATUTO
COSTITUZIONE E SEDE
E’ COSTITUITO UN ORGANISMO UNITARIO (DA SUD LIBERO A PARTITO DELSUD, SICILIANI PER IL SUD SINO A LEGA SUD) DENOMINATO SUD, CHE COMPRENDE TUTTE LE ASSOCIAZIONI-COMITATI-GRUPPI AUTONOMISTI E INDIPENDENTI DAI PARTITOCRATICI COLONIZZATORI , CHE ASSUME COME PROPRIO IL SIMBOLO: >CHE ALLEGHIAMO
LE SEDI PRINCIPALI SONO:
• QUELLA DI TARANTO, LIZZANO- ALLA VIA VERDI 18 (DOMICILIO DEL PRESIDENTE DELL’ESECUTIVO DI SUD LIBERO);
• QUELLA DI MILANO, ALLA VIA____________________(DOMICILIO DEL PRESIDENTE DEI SICILIANI PER ILSUD);
• QUELLA DI NAPOLI ALLA VIA____________________ (DOMICILIO DEL PRESIDENTE DELLA LEGA SUD);
• QUELLA DI GAETA ALLA VIA____________________ (DOMICILIO DEL PRESIDENTE DEL PARTITO DEL SUD);
LE SEDI NAZIONALI SARANNO ISTITUITE NELLE SEGUENTI CITTA’:
SICILIA – PALERMO, CALABRIA – REGGIO CALABRIA, LUCANIA – POTENZA, ABRUZZO – PESCARA, TERRITORI DEL SUD –MOLISE – CAMPOBASSO; TERRITORI DI EMIGRANTI DEL SUD - LOMBARDIA - MILANO, ETC.
ADERENTI
NE FANNO PARTE I MOVIMENTI\PARTITI, COMITATI\ASSOCIAZIONI, LISTE CIVICHE CHE SI PROPONGONO DI SVILUPPARE CON METODO NONVIOLENTO UNA POLITICA PER RAGGIUNGERE L’AUTONOMIA E L’INDIPENDENZA DI TUTTO IL TERRITORIO MERIDIONALE E PER LIBERARE IL SUD DA UNA COLONIZZAZIONE CULTURALE, AMBIENTALE, SOCIALE, MORALE, ECONOMICA E POLITICA
L’ADESIONE E’ LIBERA PER TUTTI I RAGGRUPPAMENTI MERIDIONALI E NON, CHE CONDIVIDONO I PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI E QUINDI ANCHE MERIDIONALE, NE SOTTOSCRIVONO, SIA LA QUOTA ANNUALE, CHE LA DICHIARAZIONE D’INTENTI
ORGANI
GLI ORGANI DEL MOVIMENTO POLITICO UNITARIO “SUD” SONO:
1. CONVENZIONE NAZIONALE
2. CONSIGLIO GENERALE
3. ESECUTIVO
4. COMITATO ELETTORALE NAZIONALE SUD
5. PRIMARIE
6. FORUM MONOTEMATICI
CONVENZIONE NAZIONALE
LA CONVENZIONE NAZIONALE E’ L’ORGANO RAPPRESENTATIVO DI TUTTI I RAGGRUPPAMENTI (MOVIMENTI\PARTITI\COMITATI\ASSOCIAIONI\LISTE CIVICHE\ETC.) ;
LA SUA CONVOCAZIONE E’ FATTA DAI PRESIDENTI DEL CONSIGLIO GENERALE –OGNI ANNO ENTRO IL 30 DEL MESE DI OTTOBRE;
LA CONVENZIONE NAZIONALE DISCUTE SUGLI ORIENTAMENTI E INDIRIZZI POLITICI PROGRAMMATI DURANTE L’ANNO, DECIDE NELLO SCEGLIERE I COMPONENTI DEL CONSIGLIO GENERALE;
MODIFICA LO STATUTO, APPROVA IL BILANCIO DEL MOVIMENTO, PREDISPOSTO OGNI ANNO DAL CONSIGLIO GENERALE .

CONSIGLIO GENERALE DETTO PARLAMENTO DEL SUD
IL CONSIGLIO GENERALE DETTO PARLAMENTO DEL SUD E’ UN’ORGANO ITINERANTE, OGNI MESE TIENE IL SUO PARLAMENTO NEI TERRITORI DEL SUD, LADDOVE PIU’ NECESSITA’ LA SUA CONSULENZA E ATTIVITA’;
ESSO E’ COMPOSTO DA ELEMENTI > I MIGLIORI (ESPERTI\RAPPRESENTATIVI), I QUALI DECIDONO LA SCELTA DEI PRESIDENTI DEL CONSIGLIO GENERALE E DELLO ESECUTIVO E SULLE PROPOSTE DI MODIFICA DELLO STATUTO;
I COMPONENTI DEL CONSIGLIO GENERALE SONO LA BASE DEL MOVIMENTO SUD, VIGILANO-DELIBERANO-PARTECIPANO PER FAR CRESCERE LA CONSAPEVOLEZZA DEI TANTI MERIDIONALI CHE NON HANNO MEMORIA STORICA.

E S E C U T I V O
L’ESECUTIVO DETTO GOVERNO PROVVISORIO E’ COMPOSTO DA TANTI COMPONENTI, (CHIAMATI A RESPONSABILIZZARSI ) CHE I PRESIDENTI DELL’ESECUTIVO RICERCHERANNO, CONTATTERANNO, INDICHERANNO TRA LE PERSONALITA’ VALIDE E CAPACI IMPEGNATE A FAR RINASCERE IL SUD ;
L’ESECUTIVO DECIDE LA POLITICA DEL MOVIMENTO E LA CONFRONTA PERIODICAMENTE CON IL CONSIGLIO GENERALE;
I PRESIDENTI DELL’ESECUTIVO DETTI CAPI DI GOVERNO PROVVISORIO SONO RESPONSABILI DEL MOVIMENTO “SUD”, EGLI ESEGUONO E COORDINANO L’ESECUTIVO DETTO GOVERNO PROVVISORIO ED HANNO LA LEGALE RAPPRESENTANZA DEL MOVIMENTO “SUD” NEI CONFRONTI DEI TERZI ED IN GIUDIZIO .
CENS = COMITATO ELETTORALE NAZIONALE SUD
I PRESIDENTI DEL CENS, DECISI DAL CONSIGLIO GENERALE SONO RESPONSABILI DELLA GESTIONE, SIA ECONOMICA, CHE ORGANIZZATIVA,
PRESENTANO AL CONSIGLIO GENERALE IL BILANCIO CON UNA RELAZIONE FINANZIARIA E POSSONO CHIEDERE AGLI ORGANI DEL MOVIMENTO PARERI SU QUALSIASI INIZIATIVA, PER RAGIONI DI CARATTERE FINANZIARIO ED ORGANIZZATIVO;
I PRESIDENTI DEL CENS DECIDONO l’organizzazione, il sostegno incondizionato all’esecutivo detto governo provvisorio e rappresentano il movimento “Sud” su tutto il territorio nazionale;
I PRESIDENTI DEL CENS HANNO IL MANDATO DI INSERIRE IL MOVIMENTO NELLE ISTITUZIONI, DI PREPARARE (CON IL CONTRIBUTO DEL CONSIGLIO GENERALE) I PROGRAMMI AMMINISTRATIVI E POLITICI E UNA ORGANIZZAZIONE CAPILLARE CHE VEDA IL MOVIMENTO PRESENTE IN OGNI CONSULATAZIONE ELETTORALE (AMMINISTRATIVA\POLITICA\EUROPEA\ REFERENDARIA)E ATTENTO ALLA SALVAGUARDIA DELLE RISORSE DEL NOSTRO PAESE ATTRAVERSO RIUNIONI, CONFERENZE E NEL TENERE CAMPAGNE DI AUTOFINANZIAMENTO .
PRIMARIE
IN OGNI REGIONE, PROVINCIA E COMUNE SUPERIORE A 5000 ABITANTI, I CANDIDATI CHE SI PRESENTERANNO SOTTO IL SIMBOLO DEL SUD , DOVRANNO ADOTTARE IL REGOLAMENTO DELLE PRIMARIE;
REFERENDUM
MOLTE SARANNO LE SCELTE CONTRAPPOSTE NEI VARI MOMENTI DI CONFRONTO NELLE VARIE SEDI (DAL CONSIGLIO GENERALE ALL’ESECUTIVO, DALLE CONVENZIONI AL CENS, SINO AI FORUM E PRIMARIE) CHE SARANNO VALUTATE DALL’UNICO ORGANO ABILITATO A PROPORRE REFERENDUM TRA TUTTI I MERIDIONALI E NON;
IL CONSIGLIO GENERALE FORMA ED INFORMA SUL REFERENDUM, MENTRE IL CENS CONTROLLA E DECIDE ANCHE LO SFOGLIO DEI REFERENDUM.
FORUM MONOTEMATICI
IL FORUM E’ ANCHE UN ORGANO RAPPRESENTATIVO DEGLI ASSOCIATI (UN ORGANO A TEMPO). VIENE DECISO DAI PRESIDENTI (CONSIGLIO GENERALE ED ESECUTIVO) ;
LA SUA CONVOCAZIONE SERVE PER DIBATTERE DEI TEMI SPECIFICI (L’INDIPENDENZA, LA GIUSTIZIA, L’AMBIENTE, LA SCUOLA, IL LAVORO, L’AGRICOLTURA, IL TURISMO, L’INFORMAZIONE, LA SANITA’ ETC. ETC.) ;
DALLE CONCLUSIONI DEL FORUM, SI HANNO DETERMINAZIONI, QUINDI, OBIETTIVI E PROGRAMMI.
S U D L I B E R O
L’ORGANO UFFICIALE DEL MOVIMENTO POLITICO UNITARIO, DEI MERIDIONALI DEL SUD E NEL MONDO, DENOMINATO “SUD”, SARA’ LA TESTATA GIORNALISTICA DIRETTA DAI PRESIDENTI DELL’ESECUTIVO
I FINANZIAMENTI
I FINANZIAMENTI PROVENGONO DALLE QUOTE ANNUALI, NELLA MISURA STABILITA DALL’ESECUTIVO DI SUD, VERSATE DAGLI ADERENTI, DA ALTRI CONTRIBUTI INDIVIDUALI, DA SOTTOSCRIZIONI PUBBLICHE E DA ATTIVITA’, ED INIZIATIVE DELIBERATE DAGLI ORGANI DEL MOVIMENTO.
GRATUITA’
TUTTE LE CARICHE DEL MOVIMENTO SONO GRATUITE
INCOMPATIBILITA’
TUTTE LE CARICHE INTERNE DEL MOVIMENTO SONO INCOMPATIBILI CON CARICHE ESTERNE, QUALI CONSIGLIERE DI QUARTIERE, CONSIGLIERE COMUNALE, PROVINCIALE, REGIONALE, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DELLA REGIONE, SINDACO, DEPUTATO E SENATORE
SCIOGLIMENTO
LO SCIOGLIMENTO DEL MOVIMENTO “SUD LIBERO” E’ DECISO DALLA CONVENZIONE NAZIONALE, PROPOSTO DAL CONSIGLIO GENERALE
RINVIO
PER TUTTO QUANTO NON PREVISTO DAL PRESENTE STATUTO, SI FA RINVIO AI REGOLAMENTI INTERNI DELLA CONVENZIONE NAZIONALE, DEL CONSIGLIO GENERALE, DELL’ESECUTIVO, DELL’AMMINISTRAZIONE, DELLE PRIMARIE, DEL REFERENDUM, DEL FORUM MONOTEMATICO .
LETTO, CONFERMATO, SOTTOSCRITTO .

Informiamo tutti i destinatari, che sud libero non intende rompere l’altrui organizzazione, per non aver prontamente aderito a questa proposta che è stata fatta e illustrata ai tre movimenti (il partito del sud, il movimento per il sud e lega sud), ma intende compiere qualsiasi azione in favore di una Unità che tutto il Sud reclama.
Attraverso il sito SUDLIBERO.IT, e insieme agli altri si potrà informare la comunità virtuale del Sud e soprattutto coloro che sono impegnati alla liberazione del sud (attivisti-patrioti-briganti del terzo millennio);
chiunque potrà ritirare MATERIALE necessario, sia per raccogliere volontari per il sud, sia per insediarsi sul territorio, da subito, per prepararsi alla raccolta di firme, indispensabili per presentare liste alle amministrative e alle politiche “europee”, chiaramente alternative a quelle dei colonizzatori partitocratici.
Aspettiamo dai destinatari una risposta positiva e da tutti Voi un incoraggiamento, per contattarci telefonate al 32 80 56 25 81 oppure inviate email al postmaster@sudlibero.it
Salutiamo con rispetto tutti Voi,
per l’esecutivo di sud libero, il vice presidente –Pasquale Greco
Torre Colimena, 19 giugno 2008

venerdì 20 giugno 2008

Vi ricordate il mio post una goccia nel mare di monnezza,

http://nazionedelleduesicilie.blogspot.com/2008/05/chiarissimo-signor-sindaco-in-questa.html

bene a distanza di un mese mi ha risposto l'assessore all'ambiente di Castellammare di Stabia:

                 CITTA’ DI CASTELLAMMARE DI STABIA
Provincia di Napoli
ASSESSORATO ALL’AMBIENTE
ALLE ACQUE E ALL’AGRICOLTURA
Sede: Via Marchese De Turris n. 16 Ex Palazzo Sant’Anna
Tel.n. (081) 3900222/212
e-mail : ass-ambiente@comune.castellammare-di-stabia.napoli.it

Castellammare 18.06.2008
Gent.mo
Sig.
Nello
Esposito

OGGETTO:
e-mail

Una
goccia
nel
mare
di
mondezza”.

Egregio Sig. Esposito,
la ringrazio vivamente su tutti i suggerimenti che ci ha fornito
dettagliatamente e ritengo che alcune misure da Lei indicate, vadano
attuate in tempi brevi.
La informo altresì, che molte azioni da Lei elencate trovano riscontro nel
piano rifiuti redatto dal Settore Ambiente di concerto con l’Assessorato
all’Ambiente.
Il citato piano è consultabile sul sito del Comune
(www.comune.castellammare-di-stabia.napoli.it ).
Nel ringraziarla nuovamente per l’apporto fornito le porgo cordiali saluti.


Firmato
L’Assessore all’Ambiente

Dr. Raffaele Longobardi

giovedì 19 giugno 2008

225 ANNI DI ORGOGLIO STABIESE

Era il 20 giugno 1783, quando nel luogo detto Pontone, in Castellammare di Stabia, viene fondato da S.A.R. FerdinandoIV di Borbone il Real Cantiere Navale. Vista la vicinanza dei boschi, la ricchezza di acqua che offriva la cittadina, (fu realizzato un acquedotto ancora visibile nei pressi della reggia di qusisana) e la presenza di maestri d'ascia rinomati per le loro costruzioni navali, non poteva esserci posto migliore per realizzare quello che diventò l'orgoglio della marina del Regno delle Due Sicilie. Prima nave ad elica, prima nave in ferro, questi ed altri primati resero unico questo cantiere. Fino al 1861, anni in cui iniziò lo smantellamento dello stesso per favorire l'apertura dei cantieri navali a Genova.
Successivamente entro nei beni gestiti da società statali, che come il resto delle Due Sicilie, venne gestito in modo fallimentare, facendo rischiare molte volte la chiusura ed il fallimento del più antico cantiere navale della penisole.
225 anni di orgoglio stabiese.
Nello Esposito

mercoledì 18 giugno 2008

CHI PRODUCE SPAZZATURA?

Ieri su repubblica tv, è andato in onda un servizio sulla monnezza, (l'ennesimo!!!), ma la cosa interessante era l'intervento di Salvatore Fortini, persona inserita nell'ambito del riciclo dei rifiuti. Lui ha illustrato come lavorano gli stati esteri in merito al programma di riduzione di rifiuti inutili, quali possono essere gli imballaggi, le buste della spesa, ecc. ma si è dimenticato di un dato che non dovrebbe essere sottovalutato: la pubblicità porta a porta.
Così incuriosito da questo punto sono andato a prendere tutti i volantini che mi sono arrivati in questa settimana, (e qualcuno già lo buttato), e li ho pesati: 315 grammi.
Consideriamo il mio ambiente, Castellammare di Stabia, circa 70mila abitanti, e consideriamo una media di 20.000 volantini distribuiti, totale 6 tonnellate a settimana, 312 TONNELLATE ALL'ANNO.
Il fatto che questa munnezza sia prodotta da società toscopadane che vengono a smerciare le loro mercanzie nel paese colonizzato, è solo un dettaglio.
Nello Esposito

COMMEMORAZIONE NELLA FORTEZZA DI FENESTRELLE

ASSOCIAZIONE DUE SICILIE DI TORINO

COMMEMORAZIONE NELLA FORTEZZA DI FENESTRELLE

DEI MILITARI E CIVILI

DEL REGNO DELLE DUE SICILIE E DEGLI ALTRI STATI ITALIANI

PRESI PRIGIONIERI NELLE DELLE GUERRE DEL 1859-1861

DETENUTI E CADUTI IN PRIGIONIA

DOMENICA 6 LUGLIO 2008

Come arrivare a Fenestrelle

Aereo:scalo all'aereoporto di Torino Caselle, distante circa 60 Km. La società autolinee SAPAV (www.sapav.it) garantisce i collegamenti interni alla valle con più corse giornaliere in coincidenza con l'orario della linea Torino - Perosa Argentina - Fenestrelle.

Auto:dalla tangenziale di Torino imboccando a Stupinigi la strada statale n. 23 (SS23) del Sestriere oppure l'autostrada di recente costruzione passante per Orbassano/Volvera. Dalla val di Susa immettersi sulla strada statale n. 24 (SS24) direzione Cesana Torinese quindi seguire la strada statale n. 23 (SS23) direzione Sestriere e proseguire verso Fenestrelle. La val Chisone e Fenestrelle è facilmente accessibile dalla Francia attraverso il colle del Sestriere, utilizzando il valico del Monginevro o il traforo autostradale del Frejus (Km. 35 da Briançon).

Autobus:In autobus, (autolinee SAPAV) con numerose corse giornaliere da Torino, via Pinerolo, e con una corsa giornaliera dalla Francia (Briançon, Gap, Marsiglia e Grenoble).

Treno:avvalendosi della linea Torino - Pinerolo (www.trenitalia.com) coincidenza con le autolinee SAPAV.

programma :

- Ore 09.30 – Incontro degli invitati e dei convenuti nella Piazza del Forte San Carlo di Fenestrelle.

- Ore 10.00 – Visita breve (durata un'ora con guida) della parte bassa del complesso riguardante il solo Forte San Carlo. Per effettuare la visita è obbligatoria la prenotazione al nr. 0121 83600.

- Ore 11.30 – Santa Messa e Deposizione di una corona di fiori ai nostri Soldati Caduti nella fortezza.

- Ore 13.00 – Pranzo presso il Forte di Fenestrelle oppure presso i numerosi ristoranti e trattorie della zona.


Tenendo conto degli oggettivi limiti organizzazitivi della nostra Associazione, ed affinché, nonostante i nostri minimi mezzi, sia data la massima risonanza alla sopraddetta Commemorazione, si pregano vivamente tutti indistintamente quelli che riceveranno questo messaggio di farne e farne fare la massima diffusione inviandolo a loro volta a tutti i singoli ed a tutti gli enti pubblici e privati, all'interno ed all’estero, che essi ritengano che possano esserne interessati anche solo a titolo meramente informativo, od affinché a loro volta diffondano anch'essi questo messaggio ad altri terzi. Raccomanderemmo poi a chi volesse contribuire in modo particolarmente attivo a questa azione informativa di prestare segnatamente attenzione alle Autorità ed agli Esponenti delle Istituzioni e dei Mass-Media Locali, Nazionali ed Esteri che si conoscano e che si ritenga che possano essere sensibilizzati e coinvolti a prendere loro iniziative a pro dell'argomento.

Infine, onde facilitare lo svolgimento positivo di tutti i momenti della Commemorazione si raccomanda agli eventuali partecipanti di voler gentilmente segnalare la loro adesione alla...

Associazione Due Sicilie di Torino

Via Principe Tommaso, 33

10125 Torino

Tel. +39 347 039 8569

e-mail: duesicilie.torino@libero.it

Capitalismo e servilismo

Ricevo e pubblico da Zitara

La popolazione irlandese, che forse è l'unica ad aver tratto reali vantaggi economici dalla partecipazione alla comunità daziaria europea, ha bocciato il trattato di Lisbona, tendente a consegnare anche formalmente in mano al padronato tedesco, francese e inglese il governo dell'intero continente. Non è il primo no della gente, saltuariamente e disorganicamente interpellata dai padroni europei. C'è già stato il no dei francesi al referendum sulla costituzione, altrove votata alla chetichella dai parlamenti gropponi. Da quel che si sente, a partire dai salotti del Quirinale, dopo il voto irlandese la casta politica groppone preferirebbe andare avanti solo attraverso altri plebisciti parlamentari. Il grande padronato e la casta non si amano. Ma l'amicizia del personale politico è indispensabile ai padroni perché sublima retoricamente gli interessi dei "poteri forti" presso la base popolare, mentre alla casta politica i padroni servono in quanto dispongono del danaro indispensabile per la sua pubblicità.

Il voto irlandese non è un segnale felice per le lobbies del capitale oligopolistico e della grande finanza e neppure per i mediatori politici e confezionatori di regole. E tuttavia si configura come una confusa risposta popolare al malgoverno europeo. E' ben difficile che gli stessi irlandesi o di una qualunque popolazione possano trarne un vantaggio. Meno che mai gli interessi del paese meridionale. Come sempre, d'altra parte. Perché tra i sudditi meridionali e la sovranità padronale europea il rapporto non è diretto. La casta politica meridionale non è finanziata e corrotta direttamente dal padronato, per il semplice fatto che il padronato meridionale arriva, sì e no, a corrompere il giornalismo di provincia. Essa è subalterna alla casta politica toscopadana, a cui vanno in prima istanza i vantaggi dell'alleanza con i padroni padani ed eurovalutari, e da cui riceve i sussidi occorrenti a svolgere il mandato storico di mantenere il Sud in condizione di disgregazione economica e sociale.

La disoccupazione endemica e la corruzione del personale politico stanno alla base dell'appartenenza dei sudditi meridionali allo Stato cosiddetto nazionale. Da quando il cosiddetto brigantaggio contadino venne sconfitto (più che dalle truppe sabaude, dalla borghesia agraria e redditiera e dalle classi a lei aggiogate), fra le popolazioni meridionali è progressivamente scomparsa qualsiasi capacità di reagire ai soprusi, allo sfruttamento, all'usura del capitale toscopadano. Napoli e la monnezza sono un momento eclatante di questa resa, ma la crisi civica della monnezza è la regola, non l'eccezione. Buffoni di ogni genere, sostenuti dal piedistallo del potere romano, si sono comportati e si comportano come delle divinità immortali e decidono della vita di tutti. Un tale sussiego neanche ai re fu perdonato, ma oggi è la sostanza della vita sociale. La gente vota e applaude, non ha altra speranza che la buona grazia del barone in carica.

La rinnovata responsabilità dello smarrimento tra le masse popolari del Sud va imputato ai partiti storici della sinistra italiana, socialisti e comunisti, e al sindacato da essi ispirato. Sin dalla sua iniziale affermazione, negli anni che precedettero la Prima Guerra Mondale, la sinistra operaia e operaista toscopadana (il socialismo municipale) accettò il modello di Stato che il capitalismo del Triangolo industriale (Genova -Torino - Milano) aveva perfezionato. Al quel tempo, questo modello assegnava alle masse meridionali la funzione di fornire, con l'espatrio, le rimesse in dollari necessarie a finanziare l'acquisto (all'estero) di macchine e impianti. Chi conosce un po' di storia patria sa che al congresso socialista del 1911 l'intellettuale pugliese Gaetano Salvemini criticò aspramente tale indirizzo. Ma non ottenne altro che l'isolamento personale. Trentacinque anni dopo, con la repubblica, la linea opportunistica di Turati fu sostanzialmente ripresa da Nenni e Togliatti. Anche in questa fase l'emigrazione meridionale fece parte del sistema dettato dai signori del Triangolo industriale. La sinistra toscopadanista dovette, però, trovare una tattica diversa dal disinteresse verso il Sud denunciato da Salvemini (e quindici anni prima oggettivamente testimoniato dalla torbida acquiescenza alla repressione sabaudista dei Fasci siciliani). Il fatto nuovo si poneva dopo il crollo della dittatura del solo partito fascista e fu la riintroduzione del suffragio universale. Siccome in materia elettorale un affamato e un sazio hanno lo stesso peso, si usarono le idee rivoluzionarie di Gramsci, che conferivano una qualche nobiltà alle masse contadine, Queste idee vennero rimodellate all'uso partitocratico e riformista. L'operazione mistificatoria venne realizzata spingendo su DUE LEVE. Prima: si operò sull'immaginario popolare e sull'ignoranza delle masse. La riforma agraria fu esaltata come l'evento demiurgico della rinascita meridionale. Attuata soltanto in parte, essa spinse altra gente fuori dai campi. All'enorme disoccupazione lasciata in eredità dal Duce immercescibile ai sudici avrebbe provveduto Dio, o come francamente affermò De Gasperi si sarebbe risolta imparando una lingua ed emigrando. La sinistra impiegò non meno di dieci anni per VEDERE la disoccupazione. Il fatto, in verità, non stava dentro le sue geometrie. Cosicché, invece che dare una medicina al malato, ci si limitò a leggergli il foglietto delle prescrizioni. Il Sud avrebbe partecipato alla dinamica nazionale solo dopo l'AVVENTO del socialismo - opera, peraltro, riservata alle masse abitanti l'area compresa tra Firenze, Bologna, Milano, Torino e Genova. Esse avrebbero travolto il rag. Valletta (Fiat), vero re d'Italia, in uno con i baroni meridionali suoi alleati. La seconda LEVA operò nella selezione delle rappresentanze elettorali e politiche fra gli obbedienti alla linea nazionale del partito e gratificando i selezionati attraverso le indennità parlamentari e le prebende da emungere nella gestione degli enti locali.

Il servilismo degli onorevoli proletari ha prodotto il servilismo della gente. L'azione politica si sviluppa fra gli addetti ai lavori e sempre nel corridoio. Il corridoio è il mercato delle vacche, in cui la casta notabilare fa le porzioni del pane ancora a lievitare. La facciata è solo lo specchio del corridoio. Chiunque è legittimato ad agire politicamente, sempre che abbia il seguito di qualche voto c conosca la porta dalla quale si accede al corridoio.

Chi vuole agire politicamente bisogna che vada alla causa delle cause. Le popolazioni sudiche hanno un bisogno oggettivo d'estromettere dai confini del paese meridionale il grande capitale monopolistico, la speculazione finanziaria toscopadana e di abbattere la casta. Ce la farà o no?

Chi di noi ha il senso del dovere ce la deve mettere tutta. Evitiamo di correre dietro, per pura vanità personale, alle competizioni elettorali. La votocrazia ci divide e disperde le nostre poche forze. Finiamola di stampare giornaletti in libertà e di fare l'Armata Brancaleone a ogni tornata elettprale. Creiamo dei nuclei di base tra persone convinte, determinate, capaci di sofferenza, aliene al profitto clientelare. Agiamo solo dove queste cellule votate alla liberazione sono in condizione d'influenzare il territorio. Gli scalmanati non ci servono, e neppure gli intellettuali che accattano posti all'università. O così, o tutto rimarrà come prima, monnezza e tutto il resto.

martedì 17 giugno 2008

… a proposito di politica, cosa c’è da mangiare?

Molte volte abbiamo criticato l’assistenzialismo che le regioni del mezzogiorno pretendono dallo stato sabaudo, ed altrettante volte i governi hanno ascoltato l’allarme lanciato dai politici di casa nostra per varare misure atte a rilanciare lo sviluppo ed il rilancio dell’economia meridionale. Illo tempore venne istituita la famosa Cassa per il Mezzogiorno, che grazie agli investimenti creò la gran parte degli acquedotti esistenti nel sud italia, mentre notizia di pochi anni, i vari governi si impegnano a predisporre il terreno, in termini di incentivi fiscali, alle imprese che vogliono investire nelle aree disagiate del mezzogiorno, per esempio l’istituzione del credito di imposta, strumento adottato anche dalla Tess dell’area vesuviana, che ha fatto nascere molte industrie nell’area torrese-satbiese, mentre ora con la Visco-Sud, si chiede di aumentare del 30% i 64 milioni di euro di incentivi previsti, ed addirittura la possibilità dei crediti di imposta ad erogazione automatica, con la possibilità che tali crediti possano essere utilizzati per il versamento dell’IVA.

Tutto questo, ha portato solo ad uno sviluppo temporaneo della produzione al Sud, basti vedere le imprese che sull’onda degli incentivi fiscali hanno creato o rilevato industrie al Sud, e quante di queste, dopo aver terminato il periodo di grazia regalatole dallo stato, stanno chiudendo i battenti lasciando i lavoratori e le relative famiglie con un pugno di mosche.

Non ultima la Meteco, multinazionale che ha usufruito degli incentivi della Tess, aprendo un sito produttivo a Torre Annunziata negli anni novanta, e che oggi chiude abbandonando al proprio destino 50 famiglie. Che abbia chiuso la cartiera di Pompei è un conto (vedi post di febbraio), ma che oggi chiuda un sito produttivo che opera nel campo della coibentazione (tanto di moda oggi che si parla di involucro edilizio e risparmio energetico nelle costruzioni) è un chiaro segno che si è voluto regalare a determinate imprese milioni e milioni di sgravi fiscali.

Dopo il furto subito 147 anni fa delle tecnologie presenti nel Regno delle Due Sicilie, oggi i governi stanno operando per rubarci anche i sogni e l’onore. Peggio del rubare c’è solo il rubare facendo credere che aiuti.

I soldi vanno con i soldi e o’ can morseca o stracciat.

Per rilanciare realmente la produttività nelle regioni delle Due Sicilie, bisognerebbe rivedere le aliquote IRAP, investire nella lotta alla criminalità, incentivare fortemente gli imprenditori del Sud che investono al Sud, snellire la burocrazia per la creazione e gestione delle imprese, investire nella ricerca e sviluppo (attualmente i fondi sono destinati prevalentemente alle regioni del Nord), creazione di un canale preferenziale dedicato alle imprese locali nella partecipazione agli appalti pubblici, alleggerimento delle aliquote fiscali dei beni, servizi, e produzioni commercializzati nello stesso ambito regionale.

Nello Esposito

http/nazionedelleduesicilie.blogspot.com

sabato 14 giugno 2008

CONFERENZA PROGRAMMATICA LEGA SUD

Ricevo e pubblico da Gianfranco Vetusto, ringraziandolo per l'invito

Siamo lieti di invitarLa a partecipare alla XII Conferenza
Programmatica della Lega Sud Ausonia, che si terrà il 28
giugno p.v. alle ore 10,30 presso l'Hotel delle Terme di
Agnano a Napoli.
http://www.legasud.it/conferenza_programmatica.htm

Cordialità
segreteria federale Lega Sud Ausonia
Gianfranco Vestuto
348.7237078
320.2314845

IL TRATTATO DI LISBONA

ricevo e pubblico dall'illustre Antonio Pagano

Sacrum Imperium

Movimento Legittimista

Via A. Pisano, 16 - 37131 Verona - Tel. 347/3603084

Pagina web: www.traditio.it - E-mail: sacrum.imperium@katamail.com

COMUNICATO STAMPA

Nuova costituzione europea: se la conosci, la bocci

Una grande (e positiva) notizia

L’Irlanda SILURA la nuova costituzione europea:

euroscettici E TRADIZIONALISTI in festa

Nasce morta, prima ancora di essere approvata dalle nostre Camere la nuova costituzione europea, silurata oggi dagl’irlandesi, nonostante il tifo da stadio dei lacché degli eurocrati socialisti di Bruxelles. La carta di Lisbona aveva diviso il centro-destra e un giornalista tra i più zelanti servitori del sistema, Stefano Folli de Il Sole 24 Ore, aveva scritto giorni addietro doversi approvarla senza a, né ba, poiché l’Italia non avrebbe dovuto lasciare nelle cancellerie europee nemmeno l’ombra di un sospetto di eurofobia, che invece taluni partiti, come la Lega, alimentano.

Bene. Ora gli euroscettici hanno vinto e su tutto il continente: perché la regola dell’unanimità rende inutili le ratifiche da parte degli altri Stati membri; perché l’unica volta in cui il popolo ha potuto pronunciarsi, ha cassato le alchimie giacobine dei soloni di Bruxelles; da ultimo, perché l’esempio irlandese trascinerà con sé anche altre nazioni, in primis la Gran Bretagna.

Ma la Carta di Lisbona, seppure più attenuata rispetto alla precedente costituzione U.E. (di cui riprende però l’80 % del contenuto) cosa prevede?

Cone documentato in uno studio irlandese che pubblichiamo tradotto su www.traditio.it, la Carta non fa nessuna menzione di Dio e delle radici cristiane dell’Europa; propugna il relativismo morale e l’omosessualismo (divieto di ogni discriminazione per il cosiddetto orientamento sessuale); limita la tutela della vita umana, consentendo aborto, eutanasia, clonazione terapeutuica ecc.; nega, in nome dell’egualitarismo, le differenze di natura fra i due sessi; non definisce il matrimonio, così da tener aperta la porta alle nozze omosex; obbliga i genitori a un’istruzione laicista della prole, a rispettare la democrazia familiare, favorendo così il ribellismo dei figli; impone la preminenza sempre e comunque della legislazione europea su quella nazionale (in rapporto ormai di 84% a 16%), estendendola anche a materie nuove, come quella penale.

Da una simile catastrofe, accuratamente celata dagli eurofili, non ci ha salvato il governo della falsa destra berlusconiana, che l’aveva approvata in Consiglio dei Ministri, salvo riserve della Lega, bensì Dio e la nazione evangelizzata da San Patrizio. Deo gratias!

Il Coordinatore

Maurizio-G. Ruggiero

Verona, 13 giugno 2008

Sant’Antonio da Padova

giovedì 12 giugno 2008

1° Congresso Nazionale del Partito del Sud


Come annunciato con precedente messaggio, confermo che dal 20 al 22 giugno p.v. si terrà il 1° Congresso Nazionale del Partito del Sud-Alleanza Meridionale presso la Sala Verde dell'Hotel Serapo di Gaeta.

Tutti i Coordinatori Regionali ed i Componenti del Coordinamento Nazionale sono invitati a partecipare anche alla luce delle deliberazioni che si andranno ad assumere in merito ad una eventuale aggregazione con le altre formazioni meridionaliste.

I lavori del Congresso si svolgeranno secondo il seguente programma:

GIORNO 20 GIUGNO

Ore 16,30 – accreditamento dei partecipanti

Ore 17,00 – insediamento dell'Ufficio di Presidenza del Congresso. Verifica poteri

Ore 17,30 – Definizione e composizione delle Commissioni Congressuali (statuto, programma,

elettorale)

Ore 18,00 – Avvio dei Lavori Congressuali

Ore 21,00 – Sospensione dei lavori

GIORNO 21 GIUGNO

Ore 9,00 – Ripresa dei Lavori Congressuali

Ore 9,30 – Relazione del Coordinatore Nazionale A.Ciano

Ore 10,00 – Interventi Programmati

Ore 12,30 – Sospensione dei Lavori

Ore 15,00 – Ripresa dei Lavori

Ore 16,30 – Presentazione dei documenti elaborati dalle Commissioni congressuali

Ore 18,00 – Votazione dei documenti delle Commissioni Congressuali

Ore 19,00 – Insediamento dell'Ufficio Elettorale Congressuale

Ore 20,00 – Presentazione delle Candidature per le Elezioni degli Organi del Partito

Dalle ore 18,00 si terrà il Forum Satellite:

"I Periodici Meridionalisti: Problematiche e soluzioni

per lo sviluppo della informazione delle Genti Meridionali"

GIORNO 22 GIUGNO

Ore 9,30 – Apertura del Seggio Elettorale del Partito

Ore 10,00 – Interventi programmati

Ore 12,00 – Proclamazione degli eletti

Ore 12,30 – Presentazione dei documenti approvati

Ore 13,00 - Intervento del Coordinatore Nazionale eletto

Ore 13,30 - Chiusura del congresso

Si precisa che ai lavori del Congresso avranno diritto di intervento e di elettorato attivo coloro che risulteranno iscritti al Partito. Gli interventi dei responsabili di Organizzazioni esterne accreditate avranno spazio prima dell'intervento del Coordinatore Nazionale eletto

Poiché parte dei lavori sono stati affrontati e risolti già nel Congresso Costituente dell'8 e 9 dicembre 2007 le operazioni congressuali potrebbero subire variazioni terminando anticipatamente rispetto ai tempi previsti.

Ritengo doveroso sollecitare la presenza di tutti coloro che sino ad oggi si sono impegnati senza risparmio di forze per dare corpo e forma al nostro Partito che senza dubbio sta diventando punto di riferimento per tante gente del Sud e della Sicilia.

Il Coordinatore Nazionale

Antonio Ciano

ART. 1 L'ITALIA E' (AF)FONDATA SUL LAVORO

Ricevo dal compatriota Orazio Vasta, un triste intervento sull'ultima tragedia del lavoro. Io aggiungo che purtroppo l'economia italiana, disastrata da 147 anni di cattiva gestione, porta alla speculazione delle aziende che si ripercuote sui tentativi di abbassare i costi di produzione, e quindi, lavoro sommerso (una piaga che colpisce maggiormente il sud italia ma i grandi numeri di evasione si vedono soprattutto al nord), tagli dei costi delle forniture e servizi che gli enti o le grandi aziende affidano a subappaltatori, la mancanza di professionalità dei tecnici incaricati per la coordinazione dei lavori che ad un costo inferiore assicurano la presenza della figura professionale stabilita dalla legge, ecc.
Insomma penso che in termini di sicurezza c'è troppa burocrazia e pochi controlli, si creano nuove figure professionali solo per istituire legalmente un capo espiatorio in caso di infortunio, ma si fa troppo poco per cercare di evitare altre tragedie.
Mi unisco al dolore che ha colpito le famiglie di Mineo.

La morte di sei operai avvenuta a Mineo è una delle tragedie del lavoro più gravi degli ultimi anni. Solo l'incendio alla Thyssen Krupp di Torino, il 6 dicembre 2007, ha avuto un bilancio più pesante (sette morti); mentre la dinamica della tragedia ha qualche analogia con quella accaduta il 3 marzo 2008 a Molfetta, quando furono cinque persone ad essere uccise dalle esalazioni durante i lavori di pulitura della cisterna di un camion.
Ecco alcuni dei più gravi episodi di questa GUERRA DEL LAVORO,VERO E PROPRIO MASSACRO DI PROLETARI,che si svolge sui luoghi di lavoro,e che interessa tutte le "regione" d'Italia...a riprova,che LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI non conosce confini...
8 gennaio 2007 - Due operai muoiono a Pegognaga (Mantova) dopo una caduta nell'imbuto di un silo di una azienda agricola, durante operazioni di pulizia.
12 marzo 2007 - Due operai romeni muoiono travolti dalla ghisa fusa nella Fonderia Anselmi, a Camposampiero (Padova).
16 marzo 2007 - Padre e figlio muoiono a Cogollo di Tregnago (Verona), uccisi dalle esalazioni provenienti dalla cisterna in cui si erano calati per eseguire lavori di manutenzione.
23 aprile 2007 - Una fabbrica di fuochi d' artificio esplode a Gragnano (Napoli); muoiono il titolare e due nipoti che lavoravano con lui.
11 maggio 2007 - Due morti, e 32 feriti, per un'esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio a Piane di Montegiorgio (Fermo).
24 maggio 2007 - A Correggio, due muratori sono uccisi dal crollo del muro di un vecchio fienile da ristrutturare.
18 giugno 2007 - Il crollo di un cornicione di un albergo in ristrutturazione a Ischia travolge un'impalcatura: muoiono due operai romeni.
6 dicembre 2007 - Incendio alla Thyssen Krupp a Torino: sette operai, fra i 26 e i 54 anni, muoiono nel giro di 24 giorni. È il più grave incidente degli ultimi anni.
18 gennaio 2008 - Due operai addetti ai lavori di pulizia della stiva di una nave a Porto Marghera (Venezia) muoiono asfissiati dalle esalazioni di gas.
6 febbraio 2008 - Quattro persone, tutte appartenenti alla stessa famiglia, muoiono nell'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio nel comune di Orvieto.
3 marzo 2008 - Cinque persone muoiono a Molfetta (Bari) per le esalazioni liberatesi durante la pulitura della cisterna di un camion. Nella cisterma muoiono tre dipendenti e il titolare dell'azienda 'Truck center', calatisi successivamente nella cisterna nel tentativo di salvare i colleghi, mentre un altro lavoratore muore in ospedale il giorno seguente.
16 aprile 2008 - A Cornate d'Adda, due operai dipendenti dell'azienda Masterplast muoiono per l'esplosione di un macchinario per la lavorazione della plastica; le vittime sono un italiano ed un cittadino del Burkina Faso. Un terzo operaio resta ferito.
22 aprile 2008 - Il titolare di un'azienda di trasporti e un suo parente muoiono folgorati in un incidente a Schiavonia d'Este (Padova),mentre lavorano alla pulizia della cisterna di una betoniera.
11 giugno 2008- A Mineo(CT) ...

Orazio Vasta/a rarika