sabato 14 giugno 2008

IL TRATTATO DI LISBONA

ricevo e pubblico dall'illustre Antonio Pagano

Sacrum Imperium

Movimento Legittimista

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COMUNICATO STAMPA

Nuova costituzione europea: se la conosci, la bocci

Una grande (e positiva) notizia

L’Irlanda SILURA la nuova costituzione europea:

euroscettici E TRADIZIONALISTI in festa

Nasce morta, prima ancora di essere approvata dalle nostre Camere la nuova costituzione europea, silurata oggi dagl’irlandesi, nonostante il tifo da stadio dei lacché degli eurocrati socialisti di Bruxelles. La carta di Lisbona aveva diviso il centro-destra e un giornalista tra i più zelanti servitori del sistema, Stefano Folli de Il Sole 24 Ore, aveva scritto giorni addietro doversi approvarla senza a, né ba, poiché l’Italia non avrebbe dovuto lasciare nelle cancellerie europee nemmeno l’ombra di un sospetto di eurofobia, che invece taluni partiti, come la Lega, alimentano.

Bene. Ora gli euroscettici hanno vinto e su tutto il continente: perché la regola dell’unanimità rende inutili le ratifiche da parte degli altri Stati membri; perché l’unica volta in cui il popolo ha potuto pronunciarsi, ha cassato le alchimie giacobine dei soloni di Bruxelles; da ultimo, perché l’esempio irlandese trascinerà con sé anche altre nazioni, in primis la Gran Bretagna.

Ma la Carta di Lisbona, seppure più attenuata rispetto alla precedente costituzione U.E. (di cui riprende però l’80 % del contenuto) cosa prevede?

Cone documentato in uno studio irlandese che pubblichiamo tradotto su www.traditio.it, la Carta non fa nessuna menzione di Dio e delle radici cristiane dell’Europa; propugna il relativismo morale e l’omosessualismo (divieto di ogni discriminazione per il cosiddetto orientamento sessuale); limita la tutela della vita umana, consentendo aborto, eutanasia, clonazione terapeutuica ecc.; nega, in nome dell’egualitarismo, le differenze di natura fra i due sessi; non definisce il matrimonio, così da tener aperta la porta alle nozze omosex; obbliga i genitori a un’istruzione laicista della prole, a rispettare la democrazia familiare, favorendo così il ribellismo dei figli; impone la preminenza sempre e comunque della legislazione europea su quella nazionale (in rapporto ormai di 84% a 16%), estendendola anche a materie nuove, come quella penale.

Da una simile catastrofe, accuratamente celata dagli eurofili, non ci ha salvato il governo della falsa destra berlusconiana, che l’aveva approvata in Consiglio dei Ministri, salvo riserve della Lega, bensì Dio e la nazione evangelizzata da San Patrizio. Deo gratias!

Il Coordinatore

Maurizio-G. Ruggiero

Verona, 13 giugno 2008

Sant’Antonio da Padova

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