mercoledì 1 aprile 2009

UNA FEDERAZIONE DEI MOVIMENTI MERIDIONALISTI

Chiunque entra nel mondo dei meridionalisti, o dei duosiciliani, o dei suddisti, vuole spaccare il mondo forte della purezza della sua storia, e della semplicità del messaggio propagandistico che tutti gli abitanti del meridione dovrebbero recepire.
La seconda emozione che prova, è l’assurdità della frammentazione che esiste.
Io personalmente ho più volte invitato all’unità d’azione, con post o con lettere inviate in forma privata, e se i primi hanno avuto consensi dai miei più stretti amici, le seconde sono addirittura state derise dai destinatari, e questo mi ha in più occasioni demotivato, facendo declassare il mio credo ad hobby, mi sono molte volte chiesto perché devo rubare tempo al mio lavoro ed affetti alla mia famiglia?
Cosa mi trattiene in questo mondo? Sono poche e fidate persone, fra cui il gruppo dei Comitati di Castellammare di Stabia, Fiore Marro, ed il direttivo dei Comitati, Orazio Vasta, le lettere di Zitara, ma sopra tutte queste persone, c’è la mia identità, che NON può essere un hobby, e neanche un credo, ma è semplicemente la mia persona.
L’iniziativa UNA FEDERAZIONE DEI MOVIMENTI MERIDIONALISTI, non è una lettera che un semplice appassionato (come me) invia a qualcuno, ma è impreziosita dalle firme poste in calce al documento, Luca Longo (Vicepresidente nazionale dei Comitati due Sicilie, e Emilio Zangari (attivissimo componente della sezione lombarda dei Comitati due Sicilie). In quanti hanno risposto all’invito? Sempre pochi.
Tecnicamente non può essere un iniziativa mirata alla crescita della valenza politica, visto che un ipotetico gruppo formato da tutti i movimenti meridionalisti, politici e non, potrebbe contare su poche migliaia di voti, ma almeno potrebbe toglierci da quella ridicola posizione, che volente o dolente, il popolo meridionale è costretto a vedere quando ci presentiamo, noi, piccoli, frammentati, e opposti gruppetti.
In molti interventi ho sempre anteposto il recupero dell’identità di un popolo, a qualsiasi azione, ed oggi non posso che confermare questa mia tesi.
Nei siti dei meridionalisti, questo tema, specie negli ultimi periodi è passato in secondo piano, sono tutti impegnati a criticare questo o quel movimento per le azioni, tutti pronti ad attaccare chi prova, con i suoi metodi a diffondere la cultura del recupero dell’identità, che NON APPARTIENE A NESSUN GRUPPO, non è di esclusiva proprietà di qualcuno.
Riepilogando, credo che i Comitati due Sicilie, con questa iniziativa hanno aperto una porta, ed invito tutti noi a non chiuderla, ma soprattutto a non perdere più tempo ad aspettare sotto all’uscio che qualcuno arrivi.
Nello Esposito

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