mercoledì 10 marzo 2010

PAROLE SANTE

“Ai politici bisogna dire: o ascoltate la nostra voce, o non vi votiamo più. I cristiani al sud devono svegliarsi. Oggi sono continuamente assistiti. Il mezzogiorno non è Italia, oggi si può dire che è una zona annessa. Sarà brutto ma è così. In 50 anni al sud ho visto solo parole ed errori: fabbriche nate e morte, terreni agricoli devastati, turismo in abbandono. Le mafie hanno avuto terreno fertile, arato dallo stato e da un sistema di corruzione e di collusione impostato con straordinaria efficacia. E la gente ha subito e si è rassegnata. La cultura dell’illegalità è stata diffusa dallo stato.”

È il caso di dire PAROLE SANTE, visto che a prounciarle è stato Don Riboldi, Vescovo di Acerra, ma non è l’unico, anzi è il pensiero dell’itera CEI, che non risparmiano nessun colore politico, dai governatori ai governati.

Ancora una volta siamo costretti, alla vigilia delle elezioni, a ribadire la mancanza di persone che rappresentino il sud italia, e che si sacrifichino affinché vengano fatti gli interessi del mezzogiorno. L’eterna lotta fra destra e sinistra ci obbliga a scegliere il “meno peggio” mentre come dice Don Riboldi “dobbiamo svegliarci” e non cercare un alternativa alla condizione disastrosa di una parte politica italiana, ma creare i presupposti per una nascita di una alternativa all’italia.

Pur se nati e residenti nei territorio occupati del sud, i politici che oggi compaiono sui manifesti, devono necessariamente rispondere alle direttive impartite dagli organi nazionali, ragion per cui non possono, per logica, rappresentare i loro cittadini, ma sono costretti, (anche se è la loro unica forma mentis) a controbattere parola per parola e con fare arrogante, le proposte degli opposti schieramenti politici. Ma in tutto questo festival di cavolate, qualcuno pensa agli interessi della propria terra?

Ci sono politici che fanno come slogan “No ai centri commerciali” (faccio riferimento al comunicato del PdCI di Castellammare di Stabia), ma prima di lanciare slogan di cui non ne conoscono il significato, dovrebbero prima dire come hanno intenzione di incentivare il commercio e la produzione locale!

QUESTA GENTE NON CI RAPPRESENTA!!!

E finché il sud non potrà contare su politici che lo rappresentino, questo sarà sempre una COLONIA.

Si cercano consensi fra i lavoratori assicurandogli i temporanei ammortizzatori sociali.

Vi siete mai chiesti, o letto con attenzione la parola “ammortizzatori sociali”?

Rende più morbida, ammortizzando appunto, una caduta del tessuto sociale colpito dalle decisioni prese da aziende LONTANE mentalmente alle reali necessità di un popolo.

Ma possibile che non ci sia un politico che cerchi di evitare una caduta, magari APPROPIANDOSI di aziende nate nei tempi passati grazie agli incentivi statali, o inglobate nel sistema di privatizzazione degli anni ’70?

Ma tutto questo, fra poco più di due settimane sarà vano, perché la gente del sud deciderà, con il proprio voto, di restare una COLONIA ANNESSA ALL?ITALIA.

1 commento:

davide ha detto...

condivido l'articolo.
invito gli utenti a scrivere ai politici eletti nel meridione ricordando loro che devono prima di tutto tutelare il meridione e contrastare chi continua falsamente a denigrare il meridione e non usano lo stesso metro per altre aree del paese.
ultimo esempio l'inquinamento del lambro e del po a causa della lombarda petroli.