lunedì 24 novembre 2008

Mercato a Chilomentri zero


L’attesa per chi aspettava il Mercato a Chilometro Zero di Castellammare di Stabia, è finita.
Domenica 23 novembre ’08, nei pressi della cassa armonica, sul locale lungomare, sono stati allestiti gli stand a cura della Fondazione Campagna Amica Coldiretti.
L’intento di questa iniziativa che trova consensi su tutto il territorio nazionale, è quello di rafforzare i legami con la pronta disponibilità e convenienza delle produzioni agroalimentari locali e rendere più funzionale e trasparente il percorso dal campo alla tavola, così come ha ribadito il presidente di Coldiretti Napoli, Mena Caccioppoli, “onorare il patto stipulato con i consumatori di garantire un alimentazione sana a prezzi giusti”.
L’organizzazione perfetta, tanto che ogni stand era provvisto del gagliardetto della Farmer’s Market, con indicato sopra il nome del produttore e la sua provenienza.
La provenienza.
Il mercato era organizzato e propagandato come mercato a Chilometri zero, mentre l’espositore più vicino a Castellammare di Stabia proveniva da Vico Equense (circa 16km), con un espositore che proveniva da Contursi Terme, (83 chilometri).
Questa è la risposta al mercato LOCALE.
In merito alla convenienza, Coldiretti dichiara un risparmio garantito del 30%, abbiamo acquistato alcuni prodotti:
Mela annurca € 2.60/kg.
Olio extravergine d’oliva € 7.90/Kg
Formaggio Pecorino € 25,00/Kg.
Questo è il risultato della CONVENIENZA.
Insomma una semplice fiera del gourmet.
È giusto ricordare a chi legge che Castellammare di Stabia è ricca di agricoltori che producono agrumi, olive, ortaggi e verdure, produttori che trovano spazio nel locale mercato ortofrutticolo, mentre nessuno di questi era presente alla manifestazione di domenica, lo stesso dicasi per i paesi confinanti, ricchi di realtà agricole perennemente minacciate dalla crisi economica, crisi lavorativa, eventi meteo, e dalla potenza economica del loro diretto concorrente che è la Grande Distribuzione Organizzata.
Senza entrare in merito alla modalità di assegnazione degli stands, è evidente che la manifestazione organizzata sul lungomare stabiese ha mancato tutti gli obbiettivi dello spirito dei farmer’s market: Ecologia, Economia, promozione della produzione locale.
L’iniziativa è lodevole, ma va organizzata diversamente, con interlocutori diversi, e magari sfruttando le strutture già esistenti sul territorio stabiese, tenendo presente che lo sviluppo e la crescita dell’economia locale passa attraverso la presenza fattiva delle istituzioni.
Non si può diventare concorrenti della Confcommercio, creando iniziative con produttori itineranti su ampie zone geografiche, si rischia di gestire una rete con costi logistici paragonabili a quelli della GDO, che ricadono come al solito sul consumatore finale.
L’economia locale, va alimentata dalla consapevolezza che ogni euro speso internamente alla zona di residenza, favorisce lo sviluppo dei produttori con conseguente aumento di energia del Corpo Sociale, energia che produce reddito, con conseguente aumento della capacità di generare lavoro, con conseguenti benefici sociali ed economici diffusi.
La speranza per i produttori locali e di tutti noi è quella che i consumatori recepiscano il messaggio che tali iniziative si prefiggono di diffondere.
Nello Esposito
CDS Castellammare di Stabia

1 commento:

Anonimo ha detto...

l'altra sera a Report, parlavano proprio di queste cose, è stato molto interessante

Davide di Capri