mercoledì 3 dicembre 2008

PENDOLARI DEL MARE


Il Governo di Roma il giorno 28/11/2008 ha varato un pacchetto anticrisi contenente misure a sostegno della famiglia, del lavoro, dell’occupazione e dell’impresa.

Una di queste riguarda la maggioranza dei lavoratori e cioè va in loro aiuto con il blocco dei pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali.

E pensare che la politica filo settentrionale ha causato, e comporta ancora oggi, l’emigrazione di milioni di giovani che dal Sud vanno a lavorare nelle regioni padane.

E le tariffe degli aliscafi e dei traghetti?

La penisola italica è circondata dal mare e dalle isole, e su queste ci lavorano molti pendolari

Gli sfortunati pendolari del mare, che se d’estate attirano le invidie dei tanti, di inverno soffrono per raggiungere il luogo di lavoro, sperano che le condizioni del mare consentano una traversata comoda, sperano che, una volta raggiunto il posto di lavoro, il vento non giri bloccandoli sull’isola, ridono nervosi quando si trovano in mare in mezzo ad una tempesta con il mare mosso che si accanisce sul loro piccolo aliscafo.

Esistono anche loro, perché il governo si dimentica dei pendolari del mare?

Ora il governo è impegnato nella dismissione della TIRRENIA che con i vari rami (caremar, siremar, ecc.) garantisce il collegamento con le isole d’italia. infatti in regioni come Lazio o Campania, si attende il 31 dicembre per vedere che fine faranno i traghetti della Caremar che termineranno la loro convenzione con le rispettive regioni.

Ed almeno nel golfo di Napoli, la Caremar è l’unica che in condizioni di mare mosso o agitato, garantisce i collegamenti con le isole, anche perché i suoi mezzi sono costruiti e concepiti per affrontare anche il mare in tempesta.

Proprio negli ultimi giorni le isole del golfo si sono aggrappate alla bravura dei comandanti ed alla consistenza dei mezzi della Caremar, per veder rientrare i propri cari che erano andati a scuola o al lavoro.

Cosa accadrà quando allo scoccare del nuovo anno la Caremar non navigherà più nel golfo napoletano?

Ci sarà il monopolio assoluto dell’armatore Aponte.

Aponte, che ultimamente è stato impegnato nel salvataggio dell’Alitalia, (fa parte della cordata CAI), gestisce o controlla tutte le compagnie di navigazione del golfo di Napoli, basti pensare che con un unico abbonamento si può scegliere di navigare sui mezzi della Snav o della Libera navigazione del golfo.

Ed il diritto alla scelta che un libero mercato dovrebbe garantire?

In meno di dieci anni, e forte del regime di monopolio conquistato politicamente, questo abbonamento è aumentato di oltre il 100%.

Ed il governo blocca le tariffe ferroviarie!

In molti paesi, quelli normali, quello che offre un privato è di qualità superiore se paragonato alle risorse offerte dalle società parastatali o statali.

Nel golfo di Napoli no!

I pendolari del mare napoletano, sono costretti, a navigare in jet costruiti per la navigazione nei laghi, e che comunque non sono adeguati alla navigazione già in condizioni di mare forza 4, e di inverno sono molte le giornate in cui i lavoratori non possono raggiungere il posto di lavoro.

Molti lavoratori nelle pubbliche amministrazioni, delle scuole o delle imprese private, devono vedersi scalare i giorni di ferie per l’inadeguatezza dei mezzi di trasporto, altri invece, che non sono protetti come categoria, come gli operai edili, vengono licenziati per inefficienza!

Ed il governo blocca le tariffe ferroviarie!

Capita, per fortuna, che internamente a queste compagnie, lavorino capitani coscienziosi che lottano contro il mare in ogni condizione, affinché ognuno torni a casa. Ma se questo gli fa onore da un lato, mette in risalto l’incoscienza della società nel mettere a rischio la vita di molte persone, con le loro bagnarole vecchie di venti anni.

Non sono rari i casi di svenimenti durante la navigazione di persone che sono sensibilmente paurose, qualche anno fa ci fu addirittura un morto per infarto. Navigare in queste condizioni fa veramente paura, e leggere di notizie che parlano di collisioni, o come qualche anno fa dell’incendio e affondamento dell’aliscafo che collegava Capri con Sorrento, alimentano queste tensioni.

I pendolari sperano che passi presto questo inverno, così torneranno le belle giornate e non dovranno più rischiare per andare al lavoro, anche se le società private continueranno ad alzare i prezzi degli abbonamenti.

1 commento:

Orazio Vasta ha detto...

Egregio on.assessore La Via,mi permetto di disturbarla per attenzionare questi miei interventi pubblicati sul sito del ministro Zaia e sul blog Vigooensiero...
1)Dal Blog del Ministro:
http://www.lucazaia.it/blog/?p=36 -

Orazio Vasta Scrive:
2 Novembre 2008
Egr.Dott.Ministro,scusi se sono inopportuno,sono un giornalista e gradirei sapere cosa ne pensa di questa lettera che gli è stata inviata dalla Sicilia. Grazie,Orazio Vasta- oraziovasta@ibero.it
^^^^^^^^^^^^^^^
Caro Ministro,
sono una agronomo, ma al contenpo un agrumicoltore, e discendo da famiglia di agrumicoltori.
Faccio la professione da 24 anni, e da 29 coltivo arance, le tanto bistrattate arance siciliane, che tutti amano, ma che ci stanno portando economicamente alla rovina, perchè nonostante gli elevati prezzi di vendita al consumo, a noi vengono pagate a prezzi irrisori.
L’anno scorso anche fra i 5 ed i 7 centesimi al chilo.
Sì ha letto bene! 5-7 €urocent al chilo.
Mi rammarico, però, del fatto che Lei sia poco attento alla questione, ma la vedo assai impegnato, invece, nella tutela (come è anche giusto che sia) dei prodotti della Sua terra.
Vorrebbe, per favore,dare un pò più di “conto e retta” alle problematiche di noi agricoltori del sud?
Corrado Vigo
Trecastagni,2 novembre 2008
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2)Dal blog "Vigopensiero"
A proposito di DANNI!
A Gaeta stanno chiedendo ai signori Savoia il risarcimento dei DANNI che la città ha subito durante l'ANNESSIONE...
Mi chiedo,perchè gli amici del settore agricolo siciliano-scusate se non uso i termini giusti,ma,non sono "del ramo"-non chiedono il risarcimento dei DANNI, e direttamente all'Assessorato regionale all'agricoltura? L'onorevole La Via non ha mai speso,per esempio,una sola parola-sarei contento di essere smentito-per contrastare la politica agricola del governo italiano nei confronti della "sua" Sicilia.
PERCHE' NON INNONDATE LA SCRIVANIA DELL'ON.LA VIA CON LE VOSTRE RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI?...
La Via è una persona simpaticissima,ma, qui, si tratta di altro!
Della stessa vita della nostra Terra di Sicilia!
Zaia,il ministro Zaia,sicuramente non farebbe il "sordo" nei confronti della Sicilia,se l'assessore La Via,assessopre di una "Regione"-che dovrebbe essere a "Statuto speciale",statuto che all'Art.14. prevede che la "Regione Siciliana" ha la "legislazione esclusiva"-facesse sentire la sua voce....
Altro che Zaia e la Lega!
ASSISSURI LA VIA,UNNI SI?
Saluti a tutti,Orazio Vasta
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Ora,on.La Via,mi dia delle "collere" piacevoli,mi smentisca!
Per la Sicilia,un cordiale saluto.
Orazio Vasta
oraziovasta@libero.it
Catania,4 dicembre 2008
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