lunedì 20 ottobre 2008

GOMORRA

Ricevo da Virginia Lalli la seguente mail:

Cari neoborbonici,
avrete saputo che il film "Gomorra" rappresenterà L'Italia agli Oscar.
Allora se da una parte ha il merito di essere un film denuncia, dall'altra è
evidente che diffonde a livello internazionale un'immagine del Paese e
soprattutto di Napoli come una società oltre che corrotta, profondamente
immorale e di fatto sottosviluppata ( e senza rimedio) e conferma lo
stereotipo dell'italiano meramente e solo mafioso.
Allora esprimo le mie perplessità in tal senso. Si dovrebbe quantomeno
controbilanciare con qualcosa di positivo di eguale risonanza o con poderose
misure di contrasto alla criminalità e incentivi all'economia.
Diversamente quale risultato si ottiene, data la situazione.?

Virginia Lalli


Purtroppo devo condividere quanto da Te detto cara Virginia, oggi la società ci propone sempre gli eroi attentamente studiati a tavolino per propagandare quello che fa comodo al potere.
Premesso che non ho mai letto il libro di Saviano, reputandolo un mattone scemo di morale (ma questo è un mio personale parere), mi chiedo se davvero i camorristi che lo hanno condannato a morte l'abbiano letto?
Conosco tante persone che lottano contro la camorra, potrebbero riempire le pagine di 10 gomorra, eppure non sono degli eroi, ne possono contare sulla potenza economica che Saviano è riuscito a costruirsi.
Saviano è diventato un personaggio della lotta alla camorra, protetto, propagandato ed elogiato anche dalle autorità Romane, che godono nel vedere esportato un LORO PRODOTTO (la camorra) all'estero.
Nello Esposito

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