Ultimamente la questione nucleare è ritornata in prima pagina sui quotidiani nazionali, si parla di una rivalutazione dell’esito del referendum che nel 1987 decretò la messa al bando delle centrali nucleari presenti in Italia.
Infatti, molti STUDIOSI ritengono che sia l’unica e valida soluzione per combattere la crisi petrolifera mondiale, e che garantirà l’indispensabile autosufficienza in campo energetico della nazione italiana.
Certo se questo è avallato anche dagli ambientalisti che sono scesi in campo in una assurda battaglia contro la produzione di energia elettrica proveniente dagli impianti eolici (ENERGIA PULITA!!!), è la conferma che le ideologie politiche se ne vanno a farsi fottere dagli interessi economici, ed ogni battaglia è vana fino a quando un governo toscopadano lotterà per gli interessi economici delle società del nord.
ENEA la cui mission è ambiente, energia ed innovazione, presente con un suo centro in Basilicata a Rotondella, nel dimesso impianto ITREC, custodisce da circa 40 ANNI 64 barre di uranio provenienti da Elk River (USA)… ambiente?!?…Innovazione?!?
ITREC (Impianto TRattamento Elementi Combustibile), realizzato nel periodo 1965-1975, aveva come obiettivo la dimostrazione della fattibilità della chiusura del ciclo uranio-torio, con il riprocessamento del combustibile irraggiato e la rifabbricazione remotizzata del nuovo combustibile, utilizzando l’uranio (235+233) recuperato. La sezione di rifabbricazione remotizzata non è mai entrata in funzione, mentre l’impianto di riprocessamento ha svolto una sola campagna di prove, conclusasi nel 1978, su 20 elementi di combustibile irraggiato provenienti dal reattore di Elk River (USA). Da allora, l’impianto non ha più svolto attività di riprocessamento.
Al momento le barre (giustamente) nessuno le vuole e rimangono a Rotondella.
Ad oggi Rotondella si candida al primo posto per accogliere le scorie della stagione nucleare italiana interrotta nel 1987, ed ha ottime probabilità di diventare la pattumiera di italia in una eventuale ripresa delle attività nucleari.
Oggi si parla tanto di federalismo come soluzione finale di ogni italico affanno, ma giustamente sottolineano che sarà federalismo FISCALE, che tradotto significa che la gestione federale non riguarderà anche le assunzioni di responsabilità.
Nello Esposito
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