Anche se i media nazionali con zelo non creano un caso come è stato fatto per la mozzarella alla diossina, nella Padania la situazione sicurezza è gravissima, tanto da sfuggire di mano agli amministratori.
Un crescente senso di violenza sta attanagliando ogni fascia sociale ed anagrafica del settentrione. Atti di bullismo che a partire dalle scuole elementari mostrano alla nazione il disagio educativo che professori incapaci subiscono passivamente.
Razzismo, che scaturisce in sfottò allo stadio e violenza nelle strade.
La distorsione della parola divertimento che porta all’assunzione di droghe presenti in grandi quantità e varietà in tutte le province del nord, con conseguenti bollettini di guerra che ogni fine settimana elencano i morti sulle strade, ragazze violentate fuori la discoteca.
Non ultimo, la ribellione della movida torinese, in piazza vittorio emanuele, contro il tentativo da parte di un gruppetto di sette vigili urbani di ristabilire l’ordine in una anarchica occupazione della piazza.
Duecento persone hanno dato una idea della traduzione culturale della parola Divertimento, si sono divertiti a prendere a sassate chi stava svolgendo il proprio compito.
Le amministrazioni locali delle città colpite da tali violenze, hanno l’obbligo, nei confronti dei cittadini educati e rispettosi della legge, di richiedere allo stato l’invio dell’ESERCITO ITALIANO, per riportare la situazione alla normalità, e monitorare le strade cittadine, compito che come si evince dai numeri dei morti e feriti che ogni fine settimana siamo costretti a piangere, non può essere espletato dalle forze dell’ordine già presenti al nord.
Se in italia esiste un corpo specializzato, non possiamo permetterci di utilizzarlo per raccogliere la Munnezza dalla strada, o vedere che i migliori vengono utilizzati per fare da bersaglio nei paesi esteri, al nord italia hanno bisogno di un controllo attivo, costante ed efficace per riportare un senso civico e legale che al momento sembra non esistere.
Nello Esposito
http/nazionedelleduesicilie.blogspot.com
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