Il neogovernatore della Sicilia, Lambardo afferma: “il ponte sullo stretto va fatto, A chi dice che rischia di essere un grande regalo alla mafia replico che e' un luogo comune di chi non vuol far fare nulla in Sicilia. C'e' il racket? Lo si prende a calci nel sedere e punto'.”
Il problema è che il governatore con queste parole, e le sue prossime scelte apre le porte e stende il tappeto alla vera mafia, quella molto meglio organizzata, i colonizzatori toscopadani ai quali pagheremo una pesante gabella.
Oggi il Partito del Sud è chiamato ad un importante compito, che spero non sia preso come opposizione politica nei confronti di Lombardo, ma come battaglia che da buon brigante deve portare avanti contro gli invasori; bisogna stroncare sul nascere questa assurda iniziativa del leader dell’MPA.
Raffaele Lombardo, come 147 anni fa Francesco Crispi, sta vendendo la Sicilia alle multinazionali toscopadane, si sta piegando al volere del suo Comandante, dimenticando che il suo Movimento è per l’AUTONOMIA.
Dunque cittadini di Messina e di Reggio Calabria, che avete scelto di farvi rappresentare dall’MPA, avete votato per la distruzione del più bel panorama delle Due Sicilie.
ADDIO STRETTO!!!
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