Nella mia città, Castellammare di Stabia,, sono iniziati le grandi opere per i lavori stradali che interessano gran parte del centro cittadino, e per la preoccupazione di perdere i fondi a disposizione, gli amministratori locali hanno concentrato tutti i lavori in un breve lasso di tempo, ottenendo così un ingorgo stabile del traffico già paralizzato.
Il loro invito a limitare l’uso delle auto e privilegiare quello dei mezzi pubblici sembra essere caduto nel vuoto.
Certo la loro politica filo-bassoliniana di privilegiare e concentrarsi solo sul centro cittadino dimenticandosi della periferia, non concilia con i loro inviti. Infatti per quanto riguarda i mezzi pubblici, la mania di grandezza ha da sempre portato ad acquistare mezzi di dimensioni non adeguate alle strette vie di Castellammare, incrementando ingorghi e ostruendo il regolare percorso degli stessi autobus; chi raggiunge la città in auto (incosciente) trova il primo grande parcheggio utile nel centro della città; chi come me decide di raggiungere il centro a piedi (pazzo e incosciente) deve vedersela con la mancanza di percorsi pedonali.
Guardate questa foto, una frana vecchia di decenni, tanto che la vegetazione ha invaso quasi la carreggiata stradale, blocchi di contenimento e segnaletica orizzontale che indica pericolo; il pedone che percorre l’unica strada che collega Gragnano a Castellammare di Stabia è obbligato ad un passaggio quasi al centro di questa strada.
Se devo andare a Castellammare, quindi, o mi servo di un mastodontico autobus impiegando circa un ora per percorrere pochi chilometri, o prendo l’auto e lotto nella giungla del traffico cittadino, o scendo a piedi rischiando la vita, però se riesco a raggiungere il centro troverò un cantiere aperto e mi chiederò “che c…o ci sono sceso a fare a Castellammare di Stabia”.
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