venerdì 16 gennaio 2009

SUDNORDSUD

Fin dal 1860, l’attuazione del progetto politico di distruggere l’economia dell’ex Regno delle Due Sicilie ha influito tanto sul tessuto sociale del meridione.
La volontà di chiudere, occupare, e distruggere le grandi realtà produttive dell’epoca, ha comportato l’inevitabile migrazione dei lavoratori in direzione Nord, dove si erano trasferiti per volontà sabauda gli interessi economici e lo sviluppo industriale. Per decenni abbiamo assistito ai viaggi della speranza dei meridionali con la valigia di cartone che andava ad arricchire il proprietario della fabbrica del nord, famiglie divise, e figli che crescevano senza un genitore, ma erano disagi dettati dalla necessità di chi vuole continuare a far vivere dignitosamente i suoi figli.
Oggi questi viaggi della speranza continuano, certo la valigia di cartone si è trasformata in valigetta portacomputer, il contadino è diventato ingegnere informatico, ma il ricco padrone della fabbrica del nord è rimasto uguale a 150 anni fa, dedito all’arricchimento ed allo sfruttamento.
Ma cosa fa il governo per attuare il programma di ripresa economica del mezzogiorno e quindi essere promotore della nuova linfa vitale per i giovani in cerca di occupazione nella propria terra d’origine?
Promuove tramite il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali una “Azione di sistema per la mobilità del lavoro e delle imprese” dal nome “Sud NordSud” che ha come mission
[…]
Ed è proprio su queste basi che Italia Lavoro ha messo in campo una azione di sistema volta a governare e mutare radicalmente le politiche di mobilità.
Il termine azione di sistema sta ad indicare “un insieme di progetti e azioni che, seppur indipendenti, concorrono al medesimo obiettivo e si rafforzano a vicenda”.
Sud Nord Sud, questo il nome dell’azione, è un progetto, del Ministero del Lavoro realizzato da Italia Lavoro, in collaborazione con le Regioni, per promuovere la mobilità geografica finalizzata alle opportunità di occupazione e sviluppo.

[…]
Dunque offre ufficialmente la possibilità di interazione fra le agenzie per l’impiego di trasferire la forza lavoro dal Sud al Nord, per accrescere la formazione professionale e poi ritornare nel luogo d’origine. Ma quanti di questi nuovi emigranti riusciranno a trovare una realtà produttiva tale da consentirgli un ritorno in patria?
È questo dunque il vero programma nazionale: favorire gli spostamenti dei giovani dal sud al nord.
Unica possibilità di lavoro dopo che ha provveduto a dirottare i fondi per gli investimenti dal Sud al Nord, dopo che favorisce economicamente le imprese del Nord, dopo che ha rafforzato la permanenza del baricentro economico nelle aree settentrionali, dopo che ha tolto i fondi ai centri di ricerca universitari del sud, dopo che la crisi mondiale ha ridistribuito le commesse di tutte le industrie sparse a livello nazionale (Vedi Fiat di Pomigliano d’Arco, o Fincantieri di Castellammare di Stabia) e soprattutto dopo che ha provveduto a garantire il permanere della struttura ad albero delle vie di comunicazioni nazionali, che garantiscono e favoriscono i soli collegamenti da Sud a Nord.
Di questo passo la prossima legge che permetterà la mobilità geografica dei lavoratori sarà quello di organizzare viaggi in direzione nord gratuiti per tutti quelli che aderiranno al progetto SudNordSud.
Nello Esposito

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