martedì 15 luglio 2008

Banana Joe


Dal film Banana Joe: “...loro raccolgono le banane per 25 ore al giorno, ...sa metto l'orologio 1 ora indietro durante la giornata..., li paghiamo poco e quello che guadagnano lo spendono nel nostro casinò...”
Ora la realtà supera la fantasia.
147 anni fa cavour invase l'italia con i soldi e l'appoggio politico estero, che finanziarono la missione del nizzardo.
Il primo passo fu quello di smantellare le industrie fiorenti presenti nel Regno Duosiciliano. Posizionarono funzionari marionette in posti strategici per avere una gestione diretta dei proventi delle tasse. Grazie alla stampa, che già allora era propagandistica, dipinsero il nostro regno come destinato al fallimento, ed esaltarono lo stato sardo-piemontese come macchina di perfetta efficienza. Anche questo provocò la famosa “questione meridionale”, ed il fenomeno di emigrazione di massa. I milioni di duosiciliani, che per istinto di sopravvivenza emigrarono al nord, furono tristemente e silenziosamente protagonisti nella realizzazione delle grandi imprese del nord, che con i fondi statali, provenienti dalle tasse pagate dagli stessi emigranti e dalle loro famiglie, costruirono le grandi infrastrutture nel neonato regno di italia.
Nel 1946 qualcuno disse: l'italia è una repubblica fondata sul lavoro (dei duosiciliani aggiungo io).
Quando la grande industrializzazione al nord era stata fatta grazie a noi, si inventarono le aree sottosviluppate (noi) e la cassa per il mezzogiorno, in modo da sfruttare la monodopera dei duosiciliani a servizio delle imprese private del nord per creare infratrutture al sud pagate dalla gente del sud. Poi sfruttando la mentalità delle aree sottosviluppate, lo stato invita (pagando profumatamente) le imprese del nord ad investire (sempre con i soldi delle tasse della gente del sud) nel mezzogiorno, restituendo parte degli investimenti e non pretendendo da tali imprese i contributi per i lavoratori impiegati. Quando tutta questa magia è finita, chiudono i battenti, “richiamando” e costringendo i lavoratori ad un trasferimento in altri luoghi (nord).
Ad un certo punto si inventano la crisi delle industrie pubbliche (Enel, Fs, Sip, Acquedotti,...) e chiedono agli imprenditori (sempre del nord) di aiutare lo stato a non fallire (privatizzazione delle imprese pubbliche), regalando agli acquirenti una struttura diramata su tutto il territorio nazionale.
Contemporaneamente si proclama capitale del gusto un paese del nord, garantendo per legge la genuinità di tutti i prodotti provenienti da quel posto; parte così il finanziamento pubblico per la grande produzione alimentare, che verrà smerciata dai privati toscopadani in tutta la nazione sabauda tramite i centri commerciali; i poveri in canna dei duosiciliani, per combattere la crisi economica, è costretta a comprare i loro pasti dai colonizzatori, dando a loro insaputa l'ennesimo colpo di grazia alla produzione alimentare locale.
Detto questo, e non è tutto, c'è ancora chi dice che se stiamo in questa condizione è colpa nostra!
C'è ancora chi dice che lassù al nord tutto funziona bene!
C'è ancora chi dice che il sud è un peso per l'economia nazionale!
Grazie al caiser!!!
Ma ora per completare l'opera iniziata da cavour 147 anni fa, i suoi discendenti si inventano il federalismo, che visto a modo loro, è la versione in politichese della frase presa dal film Banana Joe!
Nello Esposito
http://nazionedelleduesicilie.blogspot.com

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