Caro Esposito,
non ho detto che la camorra fosse figlia dell'insorgenza borbonica, ma al contrario che essa si rafforza nella estraneità tra popolo e stato a Napoli quando essa cessa di essere capitale di un regno. Sono quindi lieto che lei mi abbia reinterpretato. Il regno fu un centro odi grande civiltà e di forte intensità culturale, basta pensare ai suoi filosofi e ai suoi santi, a Giovanni Battista Vico e a sant'Alfonso Maria De Liguori. concludo con le sue conclusioni.
Con amicizia
don Gianni Baget Bozzo
-------Messaggio originale-------
Padre Baget Bozzo,
Le chiedo scusa per averla giudicato troppo impulsivamente, Le chiedo
scusa per aver atteso tanto tempo per farlo.
In un suo articolo sul giornale Panorama del 5 giugno, Lei ha dichiarato
che la camorra e figlia dell'insorgenza borbonica, ed io ho insinuato
che chi scriveva era una "prevetariello" manovrato. Ho agito d'impulso
ed accecato dalla rabbia nei Suoi confronti, ma questo tempo trascorso
mi è stato utile per capire chi è Padre Baget Bozzo, un uomo di fede, e
di grandissima cultura che non poteva essere identificato con il mio
giudizio, Le chiedo ancora scusa.
Non voglio entrare nel merito "borbonico" perché la pensiamo
diversamente, ed un confronto potrebbe semplicemente evidenziare tali
differenze di pensiero.
Lei, a questo punto avrà accentuato con una smorfia il suo disappunto
nei miei riguardi, "ecco un altro borbonico!"
Se borbonico e colui che spera nel ritorno della monarchia alla guida
del rinato Regno delle due Sicilie, io NON sono un borbonico; se
borbonico, è colui che ama la propria terra, la propria storia, finanche
il proprio cognome, e lotta per la rinascita CULTURALE di un popolo che
ha subito per più di un secolo il malgoverno e la gestione fallimentare
dell'economia che storicamente era sempre stata fiorente, attiva e
protagonista nell'ambito europeo, si io SONO UN BORBONICO.
Allora se sono cosciente delle divergenze esistenti tra me e Lei nel
considerare i Borbonici, perché mi sono arrabbiato?
Vede, io sono nato e cresciuto in un quartiere che le amministrazioni
locali hanno reso nel corso degli anni un ghetto pieno zeppo di
malviventi, e nella mia vita ho avuto modo di poter constatare che
esistono due tipi di camorra, quella reale fatta di omicidi, scippi,
rapine, droga; e quella insita nelle persone *non solo* napoletane,
quella della signora che ti sorpassa nella fila della posta, quella di
chi parcheggia in doppia fila, quella di chi non paga le tasse, quella
di chi lancia l'accendino allo stadio, quella di chi giudica le persone
in base alla provenienza geografica, sono tutti atteggiamenti che
tendono a far passare per normale la legge del più forte.
Non penso che chi protegge la propria terra (a prescindere dal fatto che
sia giusto o meno nei confronti della collettività) possa essere
considerato un camorrista, e sentire qualcuno che non perde occasione
per indicare come camorristi il nostro popolo e la nostra storia, ha
fatto si che la mia rabbia prevaricasse sull'educazione.
Padre Baget Bozzo, io veramente sono dispiaciuto per averla offesa, e Le
chiedo scusa.
A Maronn c'accumpagn
Nello Esposito
VEDI ANCHE
http://nazionedelleduesicilie.blogspot.com/2008/06/pazziell-man-e-creature.html
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