"Richiesto replicate più volte dai nemici a servire sotto quella bandiera, rigettai sempre costantemente gli astuti raggiri e gli empi consigli di costoro, esternando a chiare lettere la mia fedeltà al re Francesco fino alla effusione del mio sangue. Fui odiato ed assoggettato a gravi sofferenze, anche per avere sempre più rinvigorito quei prigionieri miei subalterni. Quelle sofferenze per me furono un incredibile consolazione".
In molti si comportarono con valore ed abnegazione, onore ai nostri Padri!
La dove sorge il peggiore dei luoghi dove furono imprigionati i fedelissimi soldati borbonici e vale a dire nella fortezza piemontese di Fenestrelle si è finalmente dato voce e onore a quei piccoli grandi eroi duosiciliani, gli irriducibili innamorati della Patria Napoletana. La memoria di quei bravi soldati del Regno che si fecero onore e diedero orgoglio all'esercito borbonico è stata redenta grazie all’impegno dei novelli “briganti” delle Due Sicilie con in testa l’ingegner Ferdinando Mallamaci e da alcuni dirigenti del movimento dei Comitati Due Sicilie presenti cospicuamente nel tristo sito sabaudo con a capo il segretario nazionale Fiore Marro ed i responsabili delle sezioni CDS Lombardia Mario Bellotti e Emilio Zangari, Sicilia Davide Cristaldi, Emilia Marco Fortunato e Luigi Costantino ed il coordinatore di Napoli Pasquale Pollio .
La storia dei vincitori omette ogni gesto di valore dei vinti,obliandone nomi e azioni. In molti preferirono immolarsi pur di non tradire la Patria, abbiamo in alto voluto riportare come esempio di ciò un passo della lettera del sergente De Federicis prigioniero nelle carceri di Fenestrelle spedita ai suoi parenti. L’affissione della targa commemorativa è stato un momento alto e misto di commozione e orgoglio per il popolo duosiciliano, che ha cercato di dare di nuovo voce ai nostri cari amati Eroi.
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